mercoledì 26 dicembre 2012

"Una ragazza" di Mauro Mattiolo

Una sedicenne, Ginevra, comincia a scrivere il suo diario digitale sicura che un giorno verrà pubblicato e le darà fama e celebrità: lei non è una tipa qualunque e il suo destino è il successo. Nella pagine di questo diario racconta la sua vita di tutti i giorni: i litigi con la sorella minore, Sabrina, gli scontri, ma anche le chiacchierate, con i genitori Luigi e Marina, le amicizie, gli odi, gli amori e le riflessioni che le girano per la testa. Ma soprattutto si mostra, un po' per volta, per com'è veramente, scoprendosi anche lei un po' diversa da come voleva sembrare.

Cosa mi è piaciuto

L'autore è nato nella mia città, continua a vivere in questa provincia e la cosa che mi è piaciuta di più è stata ritrovare la libreria più famosa del circondario descritta in uno dei capitoli:
"(...) C'è una libreria in piazza, proprio davanti al monumento, cui sono molto affezionata. Anche se alcune cose sono cambiate rispetto qualche anno fa, entrare lì mi fa sempre piacere. Adoro la noncuranza con cui i libri sono impilati in modo deliziosamente disordinato un po' dappertutto: per terra, sopra i tavoli e dentro gli scaffali che rivestono le pareti. Sembra che i libri entrino a loro piacimento, sfuggendo a ogni controllo, e si cerchino da soli un posto dove accomodarsi in attesa di essere letti. E' una marea di carta stampata che ti circonda da ogni lato e minaccia silenziosamente di travolgerti. (...) il mio primo pensiero ogni volta che entro in quella libreria è vagamente sconfortante: in mezzo a quel casino, dico a me stessa, per trovare il libro che sto cercando sarà necessaria una notevole botta di culo  (...)In base alla mia esperienza posso garantirvi che il vostro libro, quello che volete acquistare, molto difficilmente si troverà tra le migliaia di volumi in esposizione. Per motivi incomprensibili, in quel negozio la commessa è quasi sempre costretta a disseppellire ciò che vi serve da un luogo ignoto a cui voi non potete accedere, quasi che i libri visibili siano soltanto delle esche per attirare i clienti."
Se ancora avete dubbi, ecco la descrizione delle due vecchie proprietarie:
"Con buona pace delle commesse di oggi e dei loro efficienti computer le due vecchiette erano tutta un'altra cosa. Volendo, avrebbero potuto anche loro affidarsi alle magie dell'informatica, ma non ne avevano bisogno, tutto quello che c'era da sapere lo avevano in testa. (...) Il meglio del repertorio, però le due canute libraie lo tenevano da parte per quando erano costrette a consultarsi. Di fronte a una richiesta un po' meno scontata del solito poteva accadere che una delle due si rivolgesse all'altra per un aiuto. Apriti cielo, allora, dopo il primo scambio di informazioni diventava subito evidente che le loro opinioni sull'ubicazione del volume in oggetto erano sostanzialmente diverse. A quel punto iniziavano a beccarsi, incuranti della presenza dei clienti. Erano toccate in punta di fioretto, ma non prive di una spassosa acidità. Terminato il fulmineo duello verbale una partiva in missione e, come al solito, si eclissava oltre la porta che conduceva al magazzino. L'attesa era piuttosto lunga di norma, tanto che si iniziava a temere per la sorte dell'intrepida esploratrice e la si immaginava sepolta da un'improvvisa slavina di antichi tomi. Alla fine però, riemergeva sempre vittoriosa, con il libro in una mano e la stanghetta degli occhiali saldamente nell'altra."
Potrei copiare ancora qualche riga che esprime il desiderio anche mio di seguire le libraie in quelle ricerche in un mondo a noi, umili clienti, precluso e quindi così affascinante, ma se volete leggerle, compratevi il libro! ;-p

Ok, probabilmente chi vive o ha vissuto in una grande città ha già sperimentato l'emozione di riconoscere un luogo familiare tra le pagine di un libro, ma per me è la prima volta e poi, cavolo, quel posto il suo fascino ce l'ha! :-D 

Dai brani copiati avete avuto anche un assaggio dello stile dell'autore, che è scorrevole e diretto, infarcito anche di qualche scurrilità che però si adatta all'età della protagonista e alle situazioni narrate. 
Situazioni che sono molto verosimili e ben orchestrate, per altro. 

Inoltre l'evolvere del personaggio è abbastanza fluido, senza improbabili cambiamenti radicali che lo rendano inverosimile.

Gli altri personaggi sono ben carattezzati, anche se non sempre approfonditi.

Cosa non mi è piaciuto

Ecco, prima di scrivere questo paragrafo vorrei fare un piccolo inciso per l'autore. Già, perché in un mio post ho citato un libro che ho acquistato di recente e poi mi sono trovata un commento dal suo autore (cosa che mi ha stupito e un po' fatto piacere in egual misura), quindi adesso non posso più escludere a priori questa possibilità. E gli autori magari sono un po' permalosi, sai com'è... Quindi, caro signor Mattiolo, non se la prenda se qui metterò qualche critica: il titolo della sezione me lo impone. Pensi che sicuramente questa recensione verrà letta da meno persone di quelle che hanno comprato finora il suo libro.

Tornando a noi, cosa non mi è piaciuto? Beh, sicuramente la protagonista. Non è che Ginevra non risulti simpatica: si capisce quasi subito che è molto meglio di come si mostra all'inizio. La questione è che nella mia conoscenza, limitata chiaramente, delle sedicenni, non ne ho mai conosciuta una così sicura di sé. Certo, poi andando avanti nel racconto si scoprono anche delle crepe in questa corazza di sicumera, ma, cavolo, sembra sempre sapere come comportarsi, cosa dire e cosa fare e anche quando sembra nella cacca, riesce a risollevarsi senza grosse difficoltà. Forse perché l'autore è un uomo? 

E poi a volte l'impressione è che l'autore desideri profondamente fare del suo libro un racconto di formazione, in cui la protagonista, a piccoli passi, migliori sempre più: fuma, ma vorrebbe smettere per alcune ottime ragioni (e si capisce che lo farà); sembra desiderare un tatuaggio, ma poi capisce da sola che sarebbe una cavolata; sembra provare un odio viscerale per la sorella, ma a mano a mano che il racconto si dipana, è sempre più consapevole del sentimento e della complicità che le unisce; è attratta da un'amica stronza e poi se ne allontana ( e ovviamente le fa pagare anche certe scorrettezze); adora da lontano il vicino di casa, ma quando lui si fa avanti lei lo allontana perché ormai è innamorata di un altro... Insomma, non è un po' troppo saggia questa ragazza? E' vero che nell'adolescenza quasi nessuno fa tutte le cavolate che sogna di fare, ma spesso è più la mancanza di occasione o di fegato piuttosto che per un saggio e maturo ragionamento.

La storia non è particolarmente originale: a metà libro si capisce già più o meno come finirà (salvo un paio di scene interessanti).

Infine, mi spiace per le 0111 edizioni, ma dovrebbero cambiare (o mettere) un correttore di bozze: nessun errore grammaticale o ortografico, ma diverse preposizioni dimenticate qui o là: o magari è una scelta stilistica di cui mi sfugge la ragione? Idem per le virgole, ma mi rendo conto che io ne metto anche troppe, quindi forse su quello hanno ragione loro...

Concludendo

L'ho letto in meno di 24 ore e questo qualcosa vuol dire, no? Ok, non solo che non è molto lungo! :-D Comunque sono ben 196 pagine. 
No, la verità è che è una storia non originale, ma carina, che solletica la mia vena romantica e quel mio amore per le persone che si vogliono mostrare a tutti i costi imperturbabili e indipendenti, ciniche e insofferenti (in fondo c'è un motivo se ho scelto così mio marito). 
La lettura risulta fluida e spigliata, le descrizioni sono normalmente ridotte, ma appropriate e sufficienti a rendere l'atmosfera. 
Insomma, un libro che presterei in giro senza problemi (magari non a mia sorella Anna, ma mica tutti i libri sono per tutti!) e che potrei acquistare e regalare a qualcuno.

Voti

Intreccio: 6
Descrizioni: 6 1/2
Personaggi: 7
Narrazione: 7
Complessivo: 7-

Intervista all'autore

Non ne ho trovate su youtube, ma l'autore qualcuna ne ha fatta: per chi fosse interessato, può trovare tutti i riferimenti qui: www.facebook.com/unaragazza0111

Informazioni spicciole

Titolo: Una ragazza
Autore: Mauro Mattiolo
Casa editrice: 0111 Edizioni
Prezzo: non lo so, regalo!
Prima edizione: 2012
Lingua originale: italiano

Curiosità

L'autore è un ingegnere meccanico e questo è il suo libro di esordio. Abita nel paese dove mia cugina, che mi ha regalato il libro, ha il negozio: scommettiamo che è un suo cliente?

PS: chi ha capito di quale libreria si tratta???

4 commenti:

  1. Ciao Maria Luce, mi permetto di darti del tu, dato anche il tono piacevolmente confidenziale della recensione che hai scritto. Sono il tizio che ha scritto Una ragazza. Tranquilla, non ho rimostranze da fare anzi, vorrei ringraziare te per aver dedicato del tempo al romanzo (non mi sembra mai scontato che qualcuno lo legga) e la nostra comune conoscenza per avertelo regalato.
    Come dicevo, nonostante tu abbia messo le mani avanti, non trovo proprio nulla da ridire sulla tua valutazione, sono al contrario lusingato del fatto che tu abbia letto il testo con attenzione e ti sia sentita di fare una serie di osservazioni pertinenti. Come esordiente, anche se non giovanissimo, sono affamato di commenti che riguardano le mie storie e non solo perché è piacevole ricevere dei complimenti. Sono il primo a conoscere i miei limiti e le critiche ben argomentate mi possono solo aiutare a migliorare.
    Entrando nel merito, non posso che concordare con te su vari punti. Quando una persona matura si immedesima in un adolescente rischia di attribuirgli una saggezza eccessiva, sicuramente anch’io ho corso questo pericolo nei confronti della mia eroina e non ho resistito in alcuni punti alla tentazione di “suggerirle” decisioni più assennate del necessario. D’altra parte, come tu ben rilevi, volevo che lei evolvesse nel corso del libro, imparando dai propri errori e dagli incontri che faceva. Quanto al cinismo e alla sfrontatezza ti posso garantire che i modelli reali da cui ho attinto (alcuni episodi del libro sono accaduti davvero) ne hanno in abbondanza e mi attirava proprio l’idea di svelare la sensibilità che mi è sembrato di intuire dietro l'apparenza di queste ragazzine dalla lingua tagliente. Veniamo al fatto che un uomo, diciamo pure di mezza età, non mi offendo, abbia osato mettere in scena i pensieri e le azioni di una femmina adolescente. Non sei la prima a insinuare che la mia appartenenza al sesso maschile abbia in qualche modo influenzato il personaggio. In alcuni casi chi mi ha fatto rilevare questo aspetto sembrava sottintendere che un maschio non potrebbe mai essere in grado di rappresentare tutte le sfumature della complessa identità femminile. Potreste avere ragione, non lo nego, tutto ciò che posso dire è che ci ho provato in modo onesto e mantenendo sempre grande rispetto e affetto per il mio personaggio e per la generazione che lei rappresenta.
    La vicenda non è molto originale, lo ammetto, non era mia intenzione avventurarmi in trame complesse che avrei avuto qualche difficoltà a gestire. Non volevo nemmeno che la vicenda fosse particolarmente drammatica o estrema, il mio obiettivo era quello di divertire e intrattenere, con un romanzo leggero e scorrevole, magari lasciando qua e là qualche spunto di riflessione.
    Sulla correzione delle bozze, sfondi una porta aperta.
    Veniamo ai complimenti, che ho apprezzato davvero. Il fatto che tu abbia riconosciuto “quella” libreria e che sia stato per te un piccolo piacere mi fa felice. Il mio omaggio al negozio e a chi lo gestiva è davvero sentito. Un’osservazione che tu fai l’ho ricevuta anche da altri lettori: il libro si legge in fretta, chi lo inizia tende a non volersene staccare finché non l’ha terminato. Non è lunghissimo, è vero, ma pare che abbia la capacità di accompagnare il lettore alla fine con una certa facilità. Ecco, questo per me è un complimento bellissimo e me lo tengo stretto.
    Quanto alle interviste un paio le ho rilasciate e se hai pazienza le puoi trovare nella pagina facebook del libro.
    www.facebook.com/unaragazza0111
    Dovessi avere altre curiosità e domande io sono qui e non mi sottraggo. Parlare del mio libro per me è un piacere, anzi, quando lo faccio c’è il rischio che non la smetta più.
    A proposito, se Sabato 23 Febbraio hai del tempo da perdere, alle 17.30 nel vecchio comune di Cavaria il libro sarà ripresentato al pubblico con tanto di intervista all’emozionatissimo autore ☺.
    Grazie ancora e complimenti per il blog.
    Mauro
    PS un solo appunto, il mio cognome finisce con la O :)

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    1. Prima di tutto scusa scusa scusa per il cognome (da vergogna, tenendo conto che la copertina è proprio lì sotto!), però nelle pillole l'ho scritto giusto... Va bene, va bene, correggo! :-D

      Che bella questa cosa che gli autori mi scrivono, dovrei occuparmi solo di autori poco conosciuti...

      Adesso sistemo il post... ;-)

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  2. Non ti preoccupare, convivo con questo equivoco da sempre; il cognome che termina con la I è molto più comune del mio e tantissime volte la gente li confonde, sei in ottima compagnia :). Grazie comunque x aver corretto

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  3. Ciao Maria Luce, sono ancora io, Mauro, l'autore di Una ragazza. Mi faccio vivo a scopo spudoratamente auto-promozionale ma sono certo che potrai comprendermi, noi scrittori emergenti (eufemismo che sta x totalmente sconosciuti) siamo praticamente costretti a usare la faccia di tolla per farci notare un po', altrimenti non ci si fila nessuno. Vengo al dunque: è da poco uscito il mio secondo romanzo che s'intitola Luce.
    Lo si trova in un paio di librerie di Gallarate tra cui quella che tu avevi riconosciuto in un capitolo di Una ragazza ;)
    Se tu o i lettori del tuo blog siete curiosi di sapere almeno di che si tratta(spero di sì), seguendo questo link si trova un'anteprima con le 30 pagine iniziali del romanzo: http://issuu.com/0111edizioni/docs/ante.luce
    Esiste anche una pagina facebook del libro a questo indirizzo
    https://www.facebook.com/#!/pages/Luce/538307092856894

    Credo sia tutto e scusa ancora x l'intrusione pubblicitaria.

    Mauro

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