giovedì 28 marzo 2013

Shopper

Non so voi, ma da quando hanno reso obbligatori i sacchetti (in italiano moderno: shopper) biodegradabili, andare a fare la spesa al supermercato è un'avventura: 9 volte su 10 uno dei sacchetti si romperà, rovesciando tutto il suo contenuto (ovviamente tale evento avverrà nel momento o luogo meno indicato: in mezzo alla strada mentre state attraversando, sugli scalini, in mezzo ad una pozzanghera, ecc) e altrettanto ovviamente sarà il sacchetto che contiene le uova, o la bottiglia di olio di vetro, o il vasetto di maionese... Insomma, una nuova versione della legge di Murphy!

Per mio immensa fortuna mio suocero mi ha regalato tempo fa un gadget della Conad fantastico: un sacchetto piuttosto capiente, in plastica resistente, con attaccata una pallina in cui richiuderlo, sullo stile dei k-way, avete presente? Ovviamente ormai sono introvabili, questi gadget, e non mi spiego il perché: secondo me se li mettessero in vendita andrebbero a ruba, perché ripiegati occupano pochissimo spazio (la pallina ha un diametro di circa 8 cm scarsi) e persino io, che notoriamente non ho memoria, ho ormai preso l'abitudine di tenerla in borsa.

L'altra settimana le bimbe l'hanno presa per giocare e me l'hanno persa, così ho chiesto a mia suocera se ne aveva ancora e lei me ne ha procurata un'altra, più piccola purtroppo, ma grazie al cielo poi ho ritrovato quella originale e così adesso ne ho due :-)
Quella arancione è più grande e più "vissuta", quella blu è nuova e più piccola.

Oggi ho pensato di cercarle su internet, perché, benché robuste, prima o poi anche loro si romperanno, e ho fatto una fatica pazzesca a trovarle! Ma possibile? Sono solo io che ne vedo l'utilità? Sto cominciando a valutare l'idea di farle in casa, magari in stoffa invece che in plastica, e venderle! Dite che un mercato lo trovo? :-D

venerdì 22 marzo 2013

Simpatie

Questo è un post che volevo scrivere da tempo, ma non vorrei che mio marito la prendesse male... :-D

La domanda di fondo è: quanto sono accettabili le "simpatie"? Ovviamente per "simpatie" non sto pensando alla simpatia "amicale", ma quel certo non-so-ché che ti fa pensare, anche solo per un attimo "se io/lei/lui non fossi/e già impegnato/a, un pensierino ce lo farei...". Il problema ovviamente è che tu o lei/lui sei/è già impegnato/a, e quindi... e quindi cosa? Voi come vi comportate?

Io devo ammettere che sono andata oltre: sono riuscita ad avere una simpatia per uno dei miei professori dell'università, dichiaratamente omosessuale... diciamo che, in quel caso, il fatto che io avessi già il ragazzo era secondario! :-D Però io ho seguito debitamente tutti i corsi che ha tenuto, anche uno che non era nel mio piano di studi, e ho ottenuto che lui mi definisse il suo "tormento ed estasi" (a questo proposito, devo ricordarmi di cercare il libro che ha quel titolo: sono 15 anni che voglio leggerlo per capire bene cosa intendesse!).

Ma tornando al quesito, come bisognerebbe comportarsi? Evitare quella persona per non provocare problemi a lei o a noi? Ogni volta che mi capita, mi ripongo la questione e non sono mai capace di darmi una risposta esaustiva, o forse me la do, ma visto che non mi piace, faccio finta di non saperla...

Perché diciamolo, a parti invertite, se capitasse a mio marito, non avrei dubbi su come lui dovrebbe comportarsi: troncare qualunque rapporto con l'altra e dimenticarsi della sua esistenza! D'altra parte io sono mortalmente gelosa e non l'ho mai nascosto: fosse per me mio marito non dovrebbe girare solo con l'anello al dito, ma con un tatuaggio in fronte con scritto "State alla larga! E' MIO!"... ma mi rendo conto che sarebbe un po' vistoso e potrebbe ottenere l'effetto opposto, attirando l'attenzione... ;-)

Carnivori

Che io non sia un'animalista non è una novità: ho già scritto che sono onnivora e non ho nessuna intenzione di cambiare tipo di alimentazione.

Sono anche assolutamente liberista, da questo punto di vista: a parte la carne umana, per me una persona può mangiare quello che vuole, dai cani (se noi mangiamo le mucche, sacre agli indiani, o i conigli, sacri agli... inglesi!) agli insetti, dalle barbabietole ai molluschi, dalle polvere vitaminica alla carne di emù... basta che non mi si obblighi a seguire la stessa dieta!

Posso capire certi divieti, tipo, nella pesca, per i pesciolini appena nati, o in generale il divieto della caccia alle specie in pericolo di estinzione (sempre che sia davvero così, vedi il mio post precedente sugli elefanti) o in determinati periodi dell'anno. Ma adesso gli animalisti stanno esagerando!

Non so se avete letto, ma la Brambilla ha depositato una proposta di legge contro la commercializzazione (macellazione, importazione, ecc) della carne di equini, sembra perché dovrebbero essere equiparati agli animali da compagnia. Ora, capisco che in Italia molti vadano a fare equitazione e quindi abbiano particolare affetto per i cavalli, ma arrivare a considerare il cavallo per questo un animale da compagnia mi sembra eccessivo.

Sia chiaro, trovo i cavalli bellissimi, e pare che i muli siano più intelligenti ancora, ma trovo che entrambi siano anche estremamente buoni da mangiare, senza contare che, in particolare la carne di cavallo, è molto indicata per chi ha problemi di anemia (lo so perché mi è stata consigliata da ragazzina, e penso sia più sano mangiarsi una bresaola di cavallo che prendersi una pastiglia di ferrograd).

Magari potremmo permettere la macellazione dei cavalli a scopi medici?

A parte gli scherzi, quello che mi fa arrabbiare è che prendono la scusa del ritrovamento di percentuali di carne di cavallo nel ragù per poter fare una legge proibizionista che non c'entra un cavolo: un conto è richiedere la tracciabilità della carne, in modo da sapere cosa stiamo mangiando (capisco che un cavallo da corsa vecchio e pieno di anabolizzanti non sia esattamente il cavallo adatto per essere macellato e trasformato in bistecche...), un altro è proibirne la commercializzazione!

Allora avrebbero dovuto proibire la macellazione dei bovini per la mucca pazza, degli uccelli per l'aviaria e via elencando... però probabilmente di allevatori di mucche e polli ce ne sono troppi in Italia, mentre evidentemente quelli di cavalli sono meno... non escludo però che se riescono ad ottenere che questa legge pazzesca passi, poi non trovino qualche altra scusa per gli ovini (già cercano di farmi sentire una cannibale perché mangio l'agnello... avete visto l'ultima pubblicità per Pasqua?) e tutti gli altri...


mercoledì 20 marzo 2013

Mondadori

Sono da sempre un'assidua acquirente di Brain Trainer, già da quando si chiamava ancora Focus Giochi: trovavo divertenti i giochi di logica che vi trovavo, che andavano oltre i classici sudoku. Mi piacevano così tanto che mio marito per diversi anni me ne ha regalato l'abbonamento, per poi litigarci il giornale quando arrivava.

Due natali fa aveva trovato una buona offerta per l'acquisto di un abbonamento biennale (così l'hanno scorso io ci ho guadagnato l'ebook reader ;-) ), ma da questo gennaio non abbiamo più ricevuto nulla. Per un po' non ci ho fatto caso, anche perché la posta a me arriva un po' random, ma oggi mi sono messa a cercare l'ultimo arrivato e ho cercato di capire cosa fosse successo. Ho così scoperto che il numero di gennaio risultava essere un numero bimestrale (ma sempre allo stesso prezzo e con lo stesso numero di pagine) e che sul sito non esisteva più il modo di fare l'abbonamento! Ho così scritto all'indirizzo e-mail indicato per gli abbonamenti spiegando la situazione e chiedendo chiarimenti: ammetto che mi hanno risposto velocemente, ma la risposta mi ha lasciato allibita: mi hanno informato che Brain Trainer non esce più e che il mio abbonamento è stato modificato "d'ufficio" in un abbonamento a Focus (ma carinamente mi hanno scritto che posso scegliere un'altra rivista a scelta tra 5 o 6)...

Ma secondo voi, se io ho l'abbonamento a Brain Trainer e non a Focus, non ci sarà un motivo???

E poi, l'ultimo numero mi è arrivato a gennaio, come mai, se la modifica è stata automatica, non mi è arrivato ancora neanche un numero di Focus? Non è che contavano che non me ne accorgessi e di tenersi i miei soldi senza darmi più nulla? Ma è il modo di fare?

Ho appena riscritto dicendo che, vista la situazione, non me ne poteva fregare di meno di avere Focus, che preferivo riavere i miei soldi, e che mi riservavo il diritto di passare alle vie legali.

Ma io dico, se queste cose le fa la Mondadori, che è una casa editrice di tutto rispetto, cosa ci si può aspettare da quelle più piccole? Ma è il modo di trattare gli (affezionati) clienti?

Mah!

Bagnetto

Stamane ho proposto alle bimbe di fare un bel bagnetto: a loro piace sempre e, mentre loro giocano nell'acqua, io ho il tempo per fare qualche lavoretto o leggere tenendole d'occhio.
Stamane però è stata una lotta continua: dopo aver svestito Elisabetta, la metto nella vasca che si sta riempiendo e mi metto a svestire Eleonora, ma mi accorgo immediatamente che Elisabetta sta facendo la pipì nella vasca! Chiudo il rubinetto e apro lo scarico in modo da far andare via l'acqua ormai inquinata dalla pipì e nel frattempo cerco di impedire ad Ely di berla e ad Eleonora di gettarvisi dentro ancora semi-vestita... cominciamo bene!
Quando finalmente riesco a metterle entrambe nella vasca ripulita, vado a far cambiare l'aria nelle altre stanze, faccio una lavatrice, stendo quella precedente, e corro su a dare un'occhiata: sembra tutto a posto! Chiudo le finestre aperte prima e mi preparo ad andare in bagno, quando mi accorgo che dell'acqua filtra da sotto la porta del bagno! Eleonora (credo) ha rovesciato l'acqua fuori dalla vasca: asciugo tutto, porto a lavare ciò che è bagnato, do un'altra occhiata in bagno, poi mi accingo ad andare a prendere il cambio per le bimbe quando sento un urlo lacerante di Elisabetta! Ormai lo riconosco: quando urla così è perché sua sorella l'ha morsa! Rientro in bagno e vedo Elisabetta che si tiene la mano sul culetto: no, non può essere... e invece sì! Sua sorella l'ha morsa sul culo!! Ma io dico! E non contenta, tenta anche di morderle la pancia! Ma io non ho una figlia, ho una cannibale!
Sgrido Eleonora mentre cerco di consolare Elisabetta e a quel punto, per distrarla, comincio a lavarla, poi lavo Eleonora, e porto fuori Elisabetta per asciugarla e vestirla... peccato che, a causa del contrattempo "cannibale", abbia dimenticato di prendere i vestiti! Pork! Dopo averle asciugato i capelli e infilato il pannolino, la lascio sul fasciatoio che tenta di mettersi la crema sulle gambe e corro giù a prendere i vestiti: grazie al cielo in quei 20 secondi non succede nulla e riesco a completare la vestizione dell'una e posso quindi tirare fuori dalla vasca anche l'altra...
Che fatica!

martedì 19 marzo 2013

Catechismo:triduo pasquale\1

Dopo le prove dei canti per la prima comunione, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo cominciato a leggere il catechismo "Venite con me" alle pagine 98-101: abbiamo letto come Gesù si è offerto per noi e a noi con il pane, il suo corpo, e con il vino, il suo sangue, cioè con tutto se Stesso: abbiamo letto anche nel vangelo di Luca le sue parole esatte.
immagine
Gesù si dona a noi, ma noi ci doniamo agli altri? E come? Gesù lo ha chiesto espressamente ai suoi discepoli (vangelo di Giovanni, capitolo 13), dopo aver lavato loro i piedi come un servo: "anche voi facciate come io ho fatto a voi". Noi cosa facciamo per seguire questa richiesta di Gesù? E cos'altro possiamo fare? Dopo aver consegnato a tutti un'immagine rappresentativa di quel momento, chiedo ai bambini di colorarla e incollarla sulla scheda che ho preparato, indicando un impegno personale da cercare di portare avanti in questi ultimi 10 giorni di quaresima (e magari anche oltre).
scheda



venerdì 15 marzo 2013

Papa Francesco

La fumata bianca, mercoledì sera, mi ha stupito: di già? Allora avranno eletto Scola... mo' ci toccherà cambiare di nuovo arcivescovo, mannaggia! E invece mi sbagliavo, eccolo lì il nuovo papa, un argentino! Beh, gli argentini mi stanno simpatici, vivono in una terra meravigliosa, sono passionali e incasinati come noi italiani... però la prima immagine del nuovo papa non mi convince. Intendo dire che proprio mercoledì sera, quando finalmente hanno aperto il "sipario" rosso e il papa è apparso sul balcone, ecco, proprio allora ho pensato:"Non mi sta mica tanto simpatico". Poi c'è stato il suo discorso, che ha colpito persino mio marito (il che è tutto dire...) e non è che mi sia dispiaciuto, anzi... però... però...

Ovviamente sono andata a cercare qualche profilo, tanto per avere un'idea di cosa aspettarsi da lui, e ho trovato cose rivoluzionarie, che sono già state ampiamente apprezzate da tutti i commentatori, e cose che spero lui smentisca al più presto, e non mi riferisco alle accuse di favoreggiamento della dittatura militare...

mercoledì 13 marzo 2013

Catechismo: essere perfetti\9

Da questo incontro fino a Pasqua si dovrebbe parlare del sacro triduo: passione, morte e resurrezione di Gesù. Non sono state preparate schede comuni, quindi ogni catechista ha deciso un modo diverso per affrontare questo argomento. 

Con il mio gruppo ho preferito riprendere e terminare il discorso dei dieci comandamenti con una scheda-gioco, soffermarmi sui prossimi appuntamenti e cominciare ad accennare alla passione di Gesù facendo vedere un pezzetto del cartone animato "The miracle maker" sulla storia di Gesù, cartone animato che i bambini hanno potuto vedere nella sua interessa al termine dell'anno scorso. 

La scheda è stata questa:
Il completamento dei due giochi ha preso parecchio tempo, ma mi sembra che abbia evidenziato una certa comprensione da parte dei bambini. 

La spiegazione degli avvisi ha richiesto più tempo del previsto, cosicché ci siamo limitati a guardare il pezzo del cartone con il tradimento di Giuda e l'ultima cena di Gesù. Nel prossimo incontro riprenderemo questo discorso, soffermandoci in particolare sulla benedizione del pane e del vino e sulla lavanda dei piedi, e cercheremo di rispondere alla grande domanda: noi cosa possiamo fare per essere come Gesù?

martedì 12 marzo 2013

gemelle 1 - mamma 0

Niente da fare, il tentativo di ieri è miseramente fallito! Dopo un pareggio per il riposino pomeridiano (Eleonora si è addormentata dopo un lungo pianto, Elisabetta ha preferito saltare la nanna...), per la sera non c'è stato nulla da fare.

Bisogna anche dire che le gemelle avevano l'appoggio del papà, che ha finto collaborazione con la mamma, ma tifava segretamente per le figlie: già il tentativo di metterle a letto 20 minuti prima del solito avrebbe dovuto farmi subodorare il tradimento!

Comunque abbiamo tentato di tutto: la musica, le coccole, il lettone con me, di nuovo la musica, le carezze... niente da fare: credo che se avessi insistito, avrebbero passato buona parte della notte sveglie!

Risultato: dopo più di un'ora di tentativo, ho rinunciato, consegnando i ciucci: nel giro di 15 minuti dormivano entrambe.

Ovviamente poi c'è stata la discussione tra me e mio marito ("Tu non mi supporti!" "Tu vuoi decidere tutto da sola senza consultarmi!") terminata successivamente con scuse reciproche.

Va be', è vero che togliere il ciuccio non è prioritario, per me era più che altro un riscaldamento per il vero salto di qualità, cioè l'eliminazione del pannolino... ufffffffffffffff............ Non sono proprio portata per queste cose!

lunedì 11 marzo 2013

Ciuccio

La vita dei bambini è una continua conquista: dal primo vagito in poi, ogni giorno può riservare sorprese e passi avanti. Da mamma devo però dire che il periodo di cambiamenti che più mi angoscia è quello dai 2 ai 3 anni, che per i miei figli ha significato il passaggio dal lettino al letto, dal pannolino alle mutande, dalla nanna col ciuccio a quella senza.

Certo, prima c'è lo svezzamento, che dura una vita e a volte è veramente frustrante, e poi c'è la scuola materna, che non è uno scherzo (ricordo la prima settimana di Andrea: lui che piangeva e io che mi trattenevo a fatica!), ma per me non c'è paragone.

Con Andrea le cose sono andate abbastanza bene per il letto, malissimo per il pannolino e benissimo per il ciuccio, sarà per questo che ho deciso di partire da quest'ultimo con le gemelle?

Al'epoca Andrea aveva 32-33 mesi circa, eravamo ancora in ballo col pannolino, ma ero stufa dl ciuccio, così da un giorno con l'altro ho avvisato mia mamma e mia suocera di far sparire i ciucci e quando lui l'ha cercato gli ho detto che un orso glieli aveva presi per portarli ai bambini piccoli piccoli che non li avevano. Beh, all'epoca Andrea parlava già bene e capiva perfettamente, infatti dopo aver chiesto spiegazioni maggiori, ha accettato il dato di fatto e ha spiegato la cosa anche alle nonne.

Con le gemelle non so bene cosa farò, ma ho appena nascosto i ciucci tra le mie calze e attendo con trepidazione il momento della nanna per vedere se riusciranno a superare il trauma della sua scomparsa e ad addormentarsi comunque, ben sapendo che il vero scoglio sarà questa notte.

Perché questo passo proprio ora? I motivi sono molteplici:

  1. la dentizione è stata completata con successo e stanno bene di salute, quindi non hanno "necessità" dei ciucci;
  2. tra un mese-un mese e mezzo faremo il cambio di stanza, e quindi le gemelle passeranno dal lettino al letto normale (in realtà Elisabetta è già in fase di cambio: ogni tanto si addormenta nel letto in camera con Andrea e spesso ci finisce durante la nottata) e non voglio che cambino letto ancora col ciuccio, più che altro perché penso che lo perderanno più facilmente durante la notte e non ho voglia di passare le nottate a cercare i ciucci al buio...
  3. sempre per il punto 2, non voglio sommare troppi cambiamenti tutti insieme, anche perché successivamente dovrò togliere il pannolino e quello sì che mi spaventa!
Insomma, auguratemi buona fortuna!

domenica 10 marzo 2013

Inciucio

Sto cercando disperatamente di non interessarmi alle manovre politiche di questi giorni, non per disinteresse, ma per evitare di rodermi il fegato. Ieri sera però, in un dopo cena con amici, si è finito per accennare a qualcosa e il livello di disperazione è salito a livelli preoccupanti.

Il punto è quello, dolente, di cui tutti stanno parlando: questa legislatura riuscirà a presentare un governo? E se non ci riuscisse si andrà a nuove elezioni? E se il risultato fosse di nuovo simile a questo?

Quello che mi colpisce è che l'idea di trovare degli accordi sia visto da molti come un inciucio e stamane ho trovato un articolo sul Corriere che esprimeva i miei stessi dubbi in proposito:
"Il compromesso non è un delitto". Mi ha colpito particolarmente questo pensiero:
"(...) oggi chi pronuncia la parola dialogo viene iscritto immediatamente al partito dell'inciucio. Il confronto tra avversari è un valore negativo che espone subito alla gogna della Rete. (...)"

Ma scusate, la politica cos'è? Per me la politica è sempre stata l'arte del dialogo e del compromesso. E' chiaro che i rappresentanti dei lavoratori e quelli dei padroni partiranno da interessi e valori opposti, ma è anche chiaro che senza chi lavora e senza chi investe, nessuno guadagna. Insomma, l'unico modo per andare avanti e "vincere tutti" è quello di trovare dei compromessi tra opposti interessi.

venerdì 8 marzo 2013

Donne

Oggi ho postato su facebook questa canzone degli Stadio+Vasco:
Mi piace quella contrapposizione tra il Vasco "puttaniere" e il Curreri romantico: credo che ognuna di noi sia stata innamorata almeno una volta del primo e del secondo. Mentre la riascoltavo mi è tornata in mente un'altra canzone sulle donne, questa volta di Zucchero:

E subito dopo ho pensato alla Mannoia che canta questa bellissima canzone scritta da Ruggeri:
Più recente è invece questa canzone di Ligabue:


Cercando in internet ho trovato anche questa canzone di Mia Martini, ma scritta da un altro uomo, Gragnaniello:
Insomma, anche quando le interpreti sono donne, il testo è sempre di uomini! Ma forse è giusto così, che siano loro a celebrarci :-)
Voi ne conoscete altre? Anche in inglese, che come sapete non è la mia lingua preferita...

giovedì 7 marzo 2013

Che gusto...

Ieri pomeriggio mio figlio mi ha detto: "Mamma, devo fare un compito per domani: sperimentare i diversi gusti sulla lingua e capire dove si sentono".

Ovviamente io ero entusiasta: facciamolo, facciamolo!

Ci muniamo di disegno di una lingua e cominciamo: dito pucciato nel sale e poi posato sulla punta della lingua, su lati, sul centro e sul fondo (cercando di non vomitare). Risultato: Bho!

Provateci: non è mica facile capire dove cavolo si sente un sapore! Proviamo con il sale, con lo zucchero, con il limone (che mio figlio continua a sputare perché gli fa schifo!) e poi siamo in difficoltà con l'amaro: che cavolo usiamo? Cioccolato fondente in casa non ce ne ho, il caffè dovrei prepararlo e comunque non piace a nessuno dei due, poi guardo i carciofi e ci decidiamo a usare quelli.

Alla fine facciamo un disegno delle nostre conclusioni, che come potete vedere sono sempre discordi:


la linea continua è per i gusti di mio figlio, quella tratteggiata per i miei
Devo anche ammettere che io ero avvantaggiata: ricordavo, da precedenti esperienze di degustazione, che il dolce si sente con la punta e l'amaro in fondo, ma questa conoscenza astratta non è stata molto utile, visto che la mia lingua non pareva tenerne conto!

Alla fine siamo andati a cercare in internet un'immagine esplicativa (nella speranza che le nostre lingue, davanti alle evidenze scientifiche, si decidessero a collaborare...), eccone una:


Devo precisare che in realtà la posizione di salato e acido non è univoca, almeno non nelle immagini che abbiamo trovato, a riprova che non sono solo le nostre lingue che hanno le papille gustative un po' dove vogliono...

Ma poi mi sono detta: magari è un'evoluzione della specie: le nostre lingue, più evolute, hanno papille indifferenziate, che possono riconoscere tutti i gusti!

...no? ;-)

mercoledì 6 marzo 2013

Biscotti e meringhe

Dopo aver fatto i biscotti, mi sono avanzati ben 4 albumi e cosa potevo farci se non le meringhe? A me non è che piacciano molto, troppo dolci per il mio gusto, però a mio marito piacciono, e poi comunque qualcosa dovevo pur fare, no?

In effetti mio marito ed io avevamo già provato alcune volte, ma in maniera più "rudimentale", questa volta invece volevo fare tutto secondo le regole, così, ricetta alla mano (o meglio: al pc, visto che ho seguito quella di giallozafferano.it), ho cercato di trasformare il mio zucchero in zucchero a velo (e ho scoperto che il mio mixer fa schifo in questo...), ho preso la vanillina (ultima bustina: devo ricordarmi di comprarla!), mi sono persino ricordata di aggiungere il pizzico di sale.

Insomma, tutto bene, finché non ho deciso di riempire la tasca da pasticcere del composto ottenuto :-§ Mi ha anche dato una mano mio figlio, ma è stata una faticaccia immane e tempi che ho finito, avevo tutte le mani imbrattate! :-D

Infine ho infornato e dopo 2 ore erano perfette, guardare per credere!
Ok, le forme sono un po' improbabili, però sono abbastanza soddisfatta...

(...ricordarsi di farsi dare lezioni da Giovanni su come usare la tasca...)

Nel frattempo mia figlia ha trovato il sacchetto con i biscotti che avevo messo da parte per un mio amico che vedo stasera e me li ha semi-distrutti, sporcando tutto di marmellata... grrrrrr! Non so come ho fatto a reprimere l'istinto omicida, soprattutto perché quella st***za non faceva che ripete: "Lola, Lola" indicando sua sorella per scaricare la responsabilità del misfatto sull'ignara gemella... e non ha ancora 2 anni e mezzo, cosa farà a 16??? Sigh!

Biscotti\2

Proseguono le sperimentazioni:oggi anche con la marmellata (di lamponi) :-)
Per sapere se sono buone, attendo il degustatore ufficiale (mio marito...) ;-)

PS: notare le piccole crepe: ho scoperto che i biscotti caldi sono più delicati di quanto pensassi... :-§


martedì 5 marzo 2013

Spazzolini elettrici

Stamane sono andata dal dentista per la pulizia dei denti: da qualche anno infatti il mio dentista a "subappaltato" la parte di controllo e pulizia ad un igienista dentale (maschio e molto diverso dalla famigerata Minetti): il vantaggio è che sono una pulizia e un controllo molto approfonditi, lo svantaggio è che sono a pagamento (mentre prima il controllo era gratuito e, una volta ogni tanto, mi faceva un minimo di pulizia in omaggio).

Quindi stamane sono andata  là e sono stata cazziata... cioè, non è che mi abbia sgridato o altro, ma mi ha detto che c'era più tartaro delle volte precedenti e mi ha consigliato di passare dallo spazzolino elettrico.

Ora, io non so se sia un caso o meno, ma lo stesso ha detto a mio papà 6 mesi fa, e infatti lui l'ha comprato, lo usa e ne è soddisfatto, anche perché mio fratello, attratto dalla novità tecnologica, pare che adesso dedichi al lavaggio dei denti un'attenzione che prima era inconcepibile, con evidente soddisfazione anche dei nostri genitori.

Insomma, me lo aspettavo e la cosa mi lascia sempre un po' perplessa perché non capisco mai se certi consigli siano dettati dalla moda, da interessi "privati" (non si dice che a volte le case farmaceutiche paghino i medici per consigliare il loro farmaco? Che succeda anche con i dentisti?) oppure se siano davvero consigli disinteressati e utili.

Il fatto è che io sono un po' contraria agli attrezzi elettrici. Sia chiaro, ne ho a bizzeffe: dall'aspirapolvere allo sbattitore, dal forno al forno a microonde al mixer , però ogni novità mi fa sentire un po' colpevole, ecologicamente colpevole: perché usare l'aspirapolvere se posso ottenere un risultato simile con la scopa, senza consumare elettricità? Poi ammetto che quando mia figlia sbriciola per tutto il pianterreno la torta, ringrazio di averlo comprato, l'aspirapolvere, però non posso fare a meno di sentirmi a disagio.

Per questo motivo non voglio acquistare l'asciugatrice.

E per questo motivo non ritengo indispensabile uno spazzolino elettrico.

Tra l'altro io lo spazzolino elettrico per un certo periodo l'ho usato perché quando andavo dal mio moroso universitario, che abitava a Crema, sua mamma mi faceva trovare una testina anche per me (sua mamma era fantastica nel volermi far sentire della famiglia! Aveva delle attenzioni veramente deliziose) e io, come una bambina, mi divertivo tantissimo a usare quella che per me era una novità assoluta.... Per esempio penso che Andrea si divertirebbe da matti (e probabilmente si pulirebbe anche meglio i denti).

Quindi? Quindi ho deciso che nei prossimi 8 mesi mi pulirò i denti manualmente con attenzione e scrupolo, poi sentirò cosa mi dirà l'igienista al prossimo controllo e di conseguenza valuterò il da farsi.

E voi? Elettrico o manuale?

lunedì 4 marzo 2013

Educare senza vietare?

Stavo leggendo un post del blog "La 27esima ora" del Corriere: la giornalista, di ritorno da Amsterdam, si domanda se il quartiere a luci rosse di quella città non sia una specie di zoo del sesso e se non dovremmo indignarci, senza per questo nascondere che in Italia lo "zoo" è a cielo aperto.


Premetto che, come potrete immaginare, sono contraria alla prostituzione, ma riconosco che ci sono differenze tra una ragazza che è costretta a prostituirsi e una che lo sceglie. Sì, perché nonostante tutto sono sicura che ci siano donne (e uomini) che scelgono consapevolmente di offrire prestazioni sessuali e anche nel linguaggio tendiamo a indicare con termini differenti la prostituita (obbligata) e la escort (libera), anche se poi, alla fine della fiera, fanno le stesse cose (ma probabilmente con tariffe, e clientele, differenti).

In realtà trovo che anche le attrici porno facciano qualcosa di non molto diverso, anche se, per ignoranza mia, non so quanto siano completi i rapporti che hanno gli attori porno su un set. Però il porno non è illegale, mi pare, e anche questo un po' mi stupisce.

Comunque, premesse a parte, la questione è sempre e solo una: sarebbe meglio o no legalizzare la prostituzione? E' vero, come fa notare la giornalista, che anche nel quartiere a luci rosse di Amsterdam la maggioranza delle prostitute è straniera, come nelle nostre strade, e quindi probabilmente costretta a quel mestiere dalle difficoltà economiche, più che da un protettore. Insomma, sono comunque "schiave", anche se in maniera meno evidente di quelle che battono da noi.

Chi è a favore della riapertura delle case chiuse, espone di solito 3 argomenti per perorare la sua causa:

  1. rendere legale la prostituzione taglia le gambe al traffico illegale di ragazze: a parte i pervertiti che amano stuprare le ragazzine, si pensa/spera che gli altri preferiranno andare con prostitute legali, piuttosto che illegali (anche per questioni di salute, se non altro...)
  2. dovrebbero anche drasticamente diminuire le prostitute "coatte" a favore di quelle che decidono di farlo
  3. le prostitute legali pagherebbero le tasse.
Il primo e l'ultimo punto sono gli stessi che vengono usati in generale per tutti i tipi di legalizzazione (per esempio per le droghe). 

Io non so quale sia la scelta migliore, so però quello che vorrei: che la prostituzione non esistesse. Personalmente arrivo a pensare che chi si prostituisce coscientemente ha qualche problema psicologico,  qualcosa che le/gli permette di staccare il corpo dal cervello e/o dal cuore. E questo vale anche per le attrici e gli attori porno. Una forma di schizofrenia che permette a queste persone di dissociare i loro gesti da quello che essi significano.

E' chiaramente la mia personalissima opinione.

Ma anche chi non è della mia opinione spesso ritiene che la prostituzione sia una forma denigrante per una persona e giustifica quindi la legge restrittiva italiana. 
La questione è che tale legge non è riuscita a debellare la prostituzione, e ne abbiamo la prova ogni volta che passiamo per certe strade. E quindi? 

Io penso che sarebbe più utile fare educazione: educazione al rispetto, alla consapevolezza del proprio corpo e di come esso sia legato al nostro Io più profondo. Ma come può uno Stato educare così e nel frattempo permettere le case chiuse?

Ma poi mi dico: non fa così con le sigarette? Mi spiego: permette (e guadagna) sulle vendite delle sigarette, ma poi paga campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo, impone scritte a caratteri cubitali sui pacchetti, ecc. E quindi? Sbaglia col tabacco o sbaglia con la prostituzione?



















Mica vi aspettate che sappia la risposta, vero? :-D