mercoledì 14 novembre 2012

"Niceville" di Carsten Stroud


Nella bella cittadina di Niceville c'è una percentuale di sparizioni cinque volte superiore alla media nazionale delle cittadine di quella grandezza. Ed è così da quando esiste un archivio che registri questi avvenimenti. L'ultimo caso riguarda un ragazzino di dieci anni, Rainey Teague, figlio adottivo di una delle famiglie più in vista e più antiche di Niceville, una delle quattro famiglie fondatrici. Ad indagare sulla faccenda si ritrova il detective Nick Kavanaugh e sua moglie Kate, anche lei erede di un'altra delle famiglie fondatrici: i Walker.
Già il padre di Kate, il professor Dillon Walker, aveva cominciato ad indagare, e aveva smesso quando sua moglie era morta in un incidente stradale: da quel momento non aveva più voluto parlare dell'argomento.

Il romanzo parte da questo rapimento per raccontare una storia piuttosto complessa cominciata un centinaio di anni prima, una storia in cui si intrecciano amore, onore e morte, ma soprattutto spirito di vendetta. Una storia in cui l'elemento soprannaturale, localizzato in un cratere pieno d'acqua al centro di un bosco su un altopiano alle spalle di Niceville, la fa da padrone.

Cosa mi è piaciuto


Le descrizioni dei personaggi:
"Seduto alla sua scrivania nella centrale del CID su Powder Ridge Road, Tyree Sutter, noto come Tig, un nero dai lineamenti appiattiti e il naso storto, di corporatura tanto robusta da avere un proprio campo gravitazionale, vide la deposizione di Alfa Pennington comparire sul suo schermo, grazie al software di sincronizzazione dei dispositivi portatili."
Geniale!

In generale i tempi serrati del romanzo mi piacciono: le scene sono molto dinamiche, i particolari spesso realistici, le descrizioni accurate senza essere elefantiache.

Il primo capitolo ricorda Stephen King in buono stato, il secondo è anche lui particolarmente riuscito.

Le descrizioni delle armi e di ciò che possono fare: non so se siano realistiche, ma spero che in Italia non ne circolino troppe... :-§

Cosa non mi è piaciuto

L'elemento magico è troppo marcato e a volte irrazionale (ok, non è che la magia sia razionale, ma se vuoi che sia credibile, deve avere senso): si arriva alla fine del libro con tutta una serie di domande senza risposta e senza aver capito per bene alcuni retroscena. 
Leggendolo ho avuto il dubbio che l'autore stesse scrivendo il libro pensando già ad un sequel e ne ho avuto la conferma sentendo l'intervista che riporto alla fine del post. Non sono però certa che l'impalcatura costruita sia sufficientemente robusta e lineare da reggere un sequel, figuriamoci una trilogia...

La presenza massiccia di militari ed ex-militari: sembra che a Niceville metà degli abitanti lo siano! Ma anche questa ha una spiegazione: l'autore è solito scrivere romanzi di ambientazione militare, quindi parla di ciò che conosce meglio anche qui.

Concludendo

L'ho letto con piacere e abbastanza velocemente (grazie Roberto per il prestito ;-)  ), ma non credo che lo consiglierei, a meno che una persona non ami particolarmente il genere giallo/horror. 

Voti

Intreccio: 3
Descrizioni: 7 1/2
Personaggi: 6 1/2
Narrazione: 7
Complessivo: 6-

Intervista all'autore


Informazioni spicciole

Titolo: Niceville
Autore: Carsten Stroud
Casa editrice: Longanesi
Prezzo: 16,40 €
Prima edizione: 2012
Lingua originale: inglese
Traduzione: Michele Fiume

Curiosità

Cercando un'immagine del libro da inserire in questo post, ho scoperto che il titolo "Niceville" è stato utilizzato già per il film "The help" nella traduzione in svedese!


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