lunedì 31 dicembre 2012

Fine e inizio

Adoro tutto ciò che è rito di passaggio: l'ultimo giorno di vacanza e il primo di scuola (anche se è ancora meglio l'ultimo di scuola e il primo di vacanza), il primo e persino l'ultimo bacio, il compleanno, l'anniversario e ovviamente il capodanno. Qualunque occasione che mi dia modo di fare un bilancio del tempo passato e cominciare un nuovo capitolo.

Certo, le fini spesso lasciano l'amaro in bocca: quando si vorrebbero evitare, ti fanno star male; a volte invece non ne vedi l'ora, e poi ti senti senza più punti di riferimento.

Con i nuovi inizi di solito va meglio: hai davanti a te una pagina bianca che può far paura, ma fa anche venir voglia di provare, di buttarsi, di impegnarsi.

Oggi per esempio sento tutta l'attesa della leggerezza del primo giorno dell'anno. Mio marito mi prende in giro, dice che domani non sarà cambiato nulla, e ovviamente ha razionalmente ragione. Ma, sarà anche che alla mia famiglia gli anni bisestili portano malissimo, io non vedo l'ora che arrivi mezzanotte per lasciarmi alle spalle questo odiatissimo 2012. Perché poi, domani, mi sentirò pronta a guardarlo con un po' più di simpatia, senza più temere l'ennesimo scherzetto (ok, va bene, sono ufficialmente pazza...).

E il 2013 come si prospetta? Pur non disprezzando l'astrologia, sono refrattaria alle previsioni. ma qualcosa la so, so che mi attendono:

  • la seconda prova del concorso per gli insegnanti, e so che non lo passerò. 
  • i miei bambini del catechismo, con tutta la frustrazione e l'esaltazione che la preparazione dei loro incontri comporta.
  • i ragazzi a cui do ripetizioni (e spero che aumentino, perché mi piace e perché mi danno quella paghetta che mi fa sentire utile e non mi fa pesare troppo il cambio di guardaroba che ho intenzione di fare ;-p ).
  • spese significative nelle prossime settimane: non sono una malata dello shopping, ma ogni tanto gli acquisti sono necessari e io me li godo fino in fondo ;-)
  • il visagista della Dior, con cui ho preso appuntamento il 16 di gennaio: non vedo l'ora! :-D
  • l'arrivo della cameretta nuova di Andrea, in un momento imprecisato di questa primavera: sarà un lavoraccio, ma sarà anche divertente e, soprattutto, definitivo (almeno per i prossimi 15 anni!).
  • la scuola materna per le gemelle e io non vedo l'ora che si aprano i suoi cancelli!


E soprattutto so che mi aspettano altre novità, altri divertimenti, altre preoccupazioni, altre conoscenze, altri incontri... bello no?

Quindi non mi resta che augurarvi un anno ricco, interessante, coinvolgente: insomma, un 2013 indimenticabile!

sabato 29 dicembre 2012

My new kindle

E così anche io ora sono armata di e-book! Che dire? Quando mio marito me l'ha regalato ho pensato:
"Oh cavolo, e adesso mi tocca mostrarmi felice!"
E già, perché, come ho già scritto, non ero così convinta  di volerlo, però mica potevo mostrarmi dubbiosa davanti ad un regalo, no? Soprattutto di mio marito, che poi mi tiene il muso...

La prima impressione poi è stata così così: abituata a vedere i-phone e tablet touch-screen colorati e con mille funzioni (io non ce li ho, ma il resto del mondo sì e ovviamente li ho presenti), il mio kindle sembrava il loro parente povero: in bianco e nero, sfondo grigiastro... un po' sfigatello, insomma!

Poi però Giorgio, il mio ex collega highlander  che ne sa sempre una più del diavolo (il vantaggio che da l'età plurisecolare...), mi ha spiegato che lo sfondo grigiastro è fatto apposto per permettere di leggere anche alla luce diretta del sole ("l'estate prossima potrai leggerlo anche in spiaggia" ha profetizzato), cosa che mi ha un po' rappacificato con il mio kindle. Il resto è merito di mio fratello e dei circa 5000 titoli che mi ha passato: che figata! :-D

Intanto un dettaglio tecnico, che magari può essere utile a qualcun altro: i libri che mi ha passato mio fratello sono tutti in formato pdf, che il kindle legge, ma tratta come un insieme di immagini. Per trasformarli in formato mobi, mi ha installato sul pc il programma Calibre, programma molto intuitivo e molto veloce, che vi consiglio.

Così ieri, dopo aver letto un po' dei libri "tradizionali" che mi sono arrivati in regalo, mi sono dedicata a spulciare la lunga lista di e-book: che cosa fantastica! Il problema è scegliere! Per il momento mi sono lasciata vincere dalla curiosità per un'autrice che avevo scoperto anni addietro, quando facevo la pendolare per l'università: Lilian Jackson Braun. I suoi libri sono dei gialli molto leggeri il cui protagonista potrebbe sembrare lo scrittore Jim Qwilleran, ma in realtà sono i suoi due gatti siamesi, Koko e Yum Yum, che danno sempre l'indizio che porterà poi a scoprire il colpevole e a risolvere il mistero. Non si tratta di certo di alta letteratura, ma è piacevole e poco impegnativa. I titoli che ho sono cinque, ma pensate che lei ne ha scritti almeno 28! :-O Ci vuole anche una certa fantasia, no?

Poi dovrò decidere che strategia utilizzare: vado in ordine alfabetico? Cerco gli autori che mi piacciono già e vedo se c'è qualche titolo che non ho già in formato cartaceo? Voi cosa fareste?

Intanto, vado a leggere un po'.... ;-)




venerdì 28 dicembre 2012

"Hanno ucciso la Marinin" di Nadia Morbelli

Nadia, dipendente di una piccola casa editrice genovese, rientra da un viaggio di lavoro a Napoli la sera prima di Pasqua. Mentre fa un bagno rilassante non sa ancora che, nell'appartamento a fianco al suo, hanno appena ucciso la Marinin, una vecchia vedova che proveniva dallo stesso paese di sua madre. Un po' per questo, un po' per una certa simpatia con il vice-questore che si occupa dl caso, Nadia comincia a seguire una propria indagine parallela a quella della polizia, che la porterà a scoprire molte verità tenute nascoste nella tranquilla provincia del basso piemonte.

Cosa mi è piaciuto

Mia mamma è nata e cresciuta a Genova e, pur non sapendo parlare il dialetto, lo capisco abbastanza bene: è stato quindi con piacere che ho letto questo romanzo infarcito di termini senesi.C'è addirittura un piccolo dizionario genovese-italiano alla fine!

mercoledì 26 dicembre 2012

"Una ragazza" di Mauro Mattiolo

Una sedicenne, Ginevra, comincia a scrivere il suo diario digitale sicura che un giorno verrà pubblicato e le darà fama e celebrità: lei non è una tipa qualunque e il suo destino è il successo. Nella pagine di questo diario racconta la sua vita di tutti i giorni: i litigi con la sorella minore, Sabrina, gli scontri, ma anche le chiacchierate, con i genitori Luigi e Marina, le amicizie, gli odi, gli amori e le riflessioni che le girano per la testa. Ma soprattutto si mostra, un po' per volta, per com'è veramente, scoprendosi anche lei un po' diversa da come voleva sembrare.

Cosa mi è piaciuto

L'autore è nato nella mia città, continua a vivere in questa provincia e la cosa che mi è piaciuta di più è stata ritrovare la libreria più famosa del circondario descritta in uno dei capitoli:

Evviva Natale!

Come ho già scritto in questo post, tra fratelli abbiamo deciso di farci i regali tipo "amico segreto", cioè pescando a caso il nome di uno degli altri. Questo Natale io l'ho preso per Giovanni, il mio futuro Master Chef (non nel senso che parteciperà al concorso, ma che in futuro sarà uno chef a tutto tondo!): gli ho preso una serie di coltelli in ceramica che pare gli siano piaciuti (io ieri non l'ho visto perché, povero, lavorava!). Invece a me ha pensato Caterina che, complice la mia lista dei desideri, mi ha fatto dei regali bellissimi! Eccoli:

  • un pennello da cucina rosa shocking (ovviamente il regalo più gradito dei tre! :-D )
  • una gift card per una profumeria che mi piace molto, con annessa la possibilità di farsi truccare da un visagista della mia marca di cosmetici preferita (ho un debole per Dior...)
  • un  "buono" di babysitteraggio per una serata senza bambini!
Che meraviglia! Domani devo ricordarmi di telefonare alla profumeria per prenotare il visagista (nel frattempo mi riprometto di fare tanti bei bagni di vapore per pulire un po' la pelle... eh già, uso ancora i rimedi della nonna, io!). Per la serata invece, io e mio marito dobbiamo trovare qualcosa di interessante in giro (film, teatro, concerto...) per cui valga la pena usare quel preziosissimo buono! :-)

Ovviamente non sono stati gli unici regali che ho ricevuto e, come spesso succede, quelli inaspettati sono stati graditissimi!

domenica 23 dicembre 2012

Ma la natura dove sta?

Non ci volevo credere quando me l'ha raccontato mia mamma, così sono andata a cercare in internet e ho trovato un articolo che ne parla: sterilizzazione forzata agli elefanti delle riserve dove si stanno riproducendo troppo. 

Premetto che non sono particolarmente animalista, sono onnivora e la carne mi piace, come mi piacciono tutte le cose che derivano dagli animali: dalla pelle al cuoio, dalla lana alle uova.

Non mi piace che vengano sfruttati (cacciati per "sport", torturati per divertimento, abbandonati in strada, fatti vivere in spazi inadeguati), sarei disposta a spendere di più (e quindi presumibilmente a consumare meno) per avere carne di allevamenti "sani", ecc ecc. Ma non sono disposta a rinunciarci (tra l'altro alcune cose proprio non le capisco: non vogliamo le pellicce, ma vanno bene quelle sintetiche, cioè non biodegradabili? Non inquiniamo di più con un giubbotto di ultima generazione che con una pelliccia? E io non uso pellicce, sia chiaro... ).
Insomma, gli animalisti convinti non mi... convincono proprio per nulla.

Regali di Natale

Ieri ho ricevuto il mio primo regalo di Natale: mio marito mi ha comprato l'ebook reader di Amazon, il kindle. A forza di parlarne deve essersi convinto che lo volevo, ma soprattutto deve aver sentito che mio fratello ha una lista di migliaia di titoli gratuiti da poter scaricare e deve aver pensato che è un investimento! :-D

Comunque, mio marito me l'ha portato a casa (nessun incartamento: non è da lui) e ovviamente io l'ho aperto subito, poi lui me l'ha sequestrato per configurarlo: lo fa sempre e non ho ancora capito se lo fa perché pensa che io sia un'incapace o se è perché trova divertente fare le configurazioni o ancora se sa che mi da fastidio che, proprio nei primi istanti di possesso di un oggetto, lui me lo tolga dalle mani.

venerdì 21 dicembre 2012

The final countdown

Oggi scopriamo che anche i Maya possono sbagliare: e va be', ce ne faremo una ragione...
Ma il titolo non si riferisce all'ennesima profezia apocalittica che non trova conferma, bensì alla famosa canzone degli Europe:
Io avrò avuto 10 anni quando è uscita questa canzone e mi è piaciuta subito, come al resto della popolazione mondiale, più o meno. Ma il ricordo cui è legata è un po' strano...

giovedì 20 dicembre 2012

Quei murales indesiderati...


Questo è il murale di oggi, di Elisabetta
Oggi ho litigato con le mie figlie.

Il motivo del contendere è uno dei soliti: le loro espressioni artistiche sui muri di casa.

Oggi credo che l'unica responsabile sia stata Elisabetta, e in ogni caso è l'unica che ho colto con le mani nel sacco, o meglio, con in mano il pennarello mentre dava corpo alle proprie fantasie, ma Eleonora si è presa anche lei il ca**iatone, perché è stato solo un caso che abbia beccato sua sorella e non lei.

Questo è di qualche tempo fa, di Eleonora
Se non fossi stata tanto arrabbiata (il colore non viene via ne con l'acqua ne con l'alcool, anzi: con l'alcool viene via quello originale della parete, ma non quello del pennarello! Grrrrr!!!) mi avrebbe fatto tenerezza Eleonora che, ad ogni mia pausa nella sfuriata, mi guardava con i suoi occhioni, allargava lentamente le braccia dicendomi
"Tololotolocollocollocollo" 
come se volesse dirmi:
"Mamma, sono cose che succedono, ma non ti arrabbiare, non è la fine del mondo: quella deve arrivare domani, e allora cosa conterà avere le pareti pulite o no? Almeno cerchiamo di arrivarci con un po' di allegria su questi muri!"

Ok, forse la mia traduzione è leggermente più complessa di quanto è possibile immaginare,  ma l'espressività  del viso diceva più o meno quello...

Ho fatto una tale scenata che alla fine erano tutte e due silenziose e tranquille e poi, quando stavamo mangiando, hanno finito tutto quello che avevano nel piatto senza parlare e sono andate a letto senza scene.

Ok, bisognerebbe curarle a vista (ma bisogna anche cucinare, andare in bagno, stendere o raccogliere la roba stesa, ecc); ok, non dovrebbero avere a disposizione i pennarelli (ma a 2 anni non hanno anche diritto di disegnare? Ho riempito la casa di fogli, ce ne sono dappertutto!), ma a che età potrò ragionevolmente pretendere che non facciano più questi disastri?

Uffffffffffffffffffffffffffff!


mercoledì 19 dicembre 2012

La fine del mondo storto di Mauro Corona

In realtà prima ho finito (un po' barando, lo ammetto...) il libro sulla psicologia dell'insegnamento, ma dubito che qualcuno di voi vorrebbe leggerne una recensione (Caterina, adesso posso prestartelo!).
Ma adesso parliamo di Mauro Corona e del suo libro!

Al principio di un inverno gli uomini si ritrovano senza più corrente elettrica: sono finiti petrolio, carbone, metano e tutti rimangono al buio e al freddo nel periodo peggiore dell'anno. In montagna e nelle campagne montanari e contadini riescono a cavarsela con la legna e la sapienza antica, prontamente rispolverata. Nelle città la situazione è invece seria, presto ci sono i primi morti di freddo e di fame e, verso la fine dell'inverno, si arriva anche all'antropofagia.
Gli uomini si accorgono che tutto quello che credevano contasse nella loro vita (i soldi, l'oro, le case grandi, e quindi difficilmente riscaldabili, le lauree, le macchine, ecc) sono in realtà inutili e che hanno abbandonato tutto ciò di cui hanno invece bisogno: la conoscenza della natura, del lavoro manuale, la terra.
Con l'arrivo della primavera i superstiti vanno alla ricerca di chi possa insegnare loro a coltivare, cacciare e pescare in modo da poter sopravvivere: la gente ricomincia a lavorare la terra, ad usare i metodi antichi, e, essendo tutti nella stessa situazione, si crea una società "perfetta", senza capi né schiavi, tutti nella stessa condizione e sulla stessa barca. L'ingegno umano permette di utilizzare le forze della natura (il vento, l'acqua) per creare mulini e riutilizzando quello che si trova nelle soffitte o sventrando i grandi macchinari che non possono più essere usati, riescono ad avere gli attrezzi necessari ai "nuovi" lavori.
Con l'estate la situazione migliora ulteriormente e in autunno, ad un anno da quella che Mauro Corona chiama "la morte bianca e nera", gli uomini rimasti sono pronti ad affrontare l'inverno con sufficiente tranquillità. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, si scopre che l'uomo in fondo non è cambiato per nulla.

martedì 18 dicembre 2012

Catechismo: Avvento/4

Abbiamo cominciato l'incontro nuovamente con "Giovane donna" visto che domenica è la festa della Divina Maternità di Maria. Dopo aver recitato l'"Ave Maria" e il "Padre nostro" ci siamo divisi in gruppi. Ai bambini del mio gruppo ho proposto l'intervista a Gesù "interattiva" che ho preparato in giornata: al suo interno ci sono delle frasi da completare cercandole nel brani di vangelo della natività. 
Eccola:

Intervista a Gesù Bambino

UNO:       Buongiorno e benvenuti ad una puntata straordinaria di “Chiesa in Chiesa”; un programma che ci sta aiutando a capire meglio tante cose sulla nostra religione.
DUE:             All’ultimo minuto abbiamo saputo che avremmo potuto intervistare nientepopodimeno che...
TRE:              Rombino i tamburi, squillino le trombe!
DUE:            ....Gesù Bambino in persona! Un grande applauso al nostro ospite!
GESU’:          Grazie, grazie, troppo buoni!
TRE:              Gesù Bambino, possiamo chiamarti solo Gesù? Non ti offendi?
GESU’:          Certo che no, è il mio nome! Significa “Dio salva”.
QUATTRO:   Un nome più che appropriato, mi pare! Però perché ti chiamano anche il Cristo o il messia?
GESU’:          Quelli sono appellativi che mi sono stati dati durante e dopo la mia predicazione: Cristo significa “Eletto dl Signore”, mentre messia significa “Unto del Signore”, un altro modo per dire che Dio mi ha scelto. Gli ebrei, tra cui sono nato e cresciuto, erano e sono in attesa del messia annunciato dai profeti.
CINQUE:       Io non ho mai capito bene questa cosa: ma tu sei ebreo oppure no?
GESU’:          Sono nato da una donna ebrea, Maria, quindi sono ebreo per nascita. Da bambino sono stato educato e cresciuto come un ebreo: ho studiato la Bibbia, il lungo racconto della storia d’amore tra Dio e il suo popolo. Crescendo però ho capito che l’idea che gli uomini si erano fatta di Dio era sbagliata o parziale: io, che lo conosco bene, sapevo di essere stato mandato da mio Padre per raccontarvi com’è veramente Dio, per insegnarvi ad amarlo come merita. Chi mi segue non è quindi ebreo, ma cristiano, perché segue i miei insegnamenti.
CINQUE:       Adesso è tutto più chiaro. Ma parliamo un po’ dei tuoi primi giorni qui con noi, o sarebbe meglio dire con i nostri avi che vivevano nella Palestina! Come sei finito a nascere in una grotta?
SEI:                Ma no, era una capanna!
CINQUE:       Una grotta!
GESU’:          Calma, calma, non litigate: non è importante sapere se fosse una capanna o una grotta, neanche i vangeli ne parlano!
SETTE:           Come non ne parlano? Ma sei sicuro???
GESU’:          Ahahahha! Certo che no, provate a leggere il brano che parla della mia nascita: il secondo capitolo di Luca.     L’unica cosa di cui si parla è la _____________________________________________ (MANGIATOIA)
OTTO:          Cavolo, hai ragione!
CINQUE:    Allora rifaccio al domanda: ma come sei finito a nascere in una mangiatoia?
OTTO:         Ma dai, l’abbiamo appena letto! E’ nel vangelo di Luca: __________________________________ ( Luca 2,7: ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.)
GESU’:        Esatto.
NOVE:        E come ti sei sentito? Avevi freddo? Era scomoda la mangiatoia? Il fieno ti faceva il solletico? C’erano  davvero l’asino e il bue?
GESU’:          Calma, calma! Beh, come per tutti i bambini, anche per me il parto è stato un’esperienza faticosa (lo sapete che tutti i bambini piangono appena nati?) e sentivo che Maria, mia mamma, era un po’ preoccupata, però è andato tutto bene, mi hanno avvolto in un mantello e, accanto a mia mamma e a Giuseppe, mi sentivo al sicuro.
DIECI:            E gli angeli? E’ vero che cantavano?
UNDICI:        Ma sì, lo dice qui, nel vangelo di Luca:____________________ (Luca 2,13-14: E a un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli gradisce!»)
DODICI:        E i pastori? Quando sono arrivati cosa hanno detto?
GESU’:          Hanno raccontato a mia mamma e a Giuseppe di aver visto e  sentito degli angeli che parlavano di me e sono venuti pieni di curiosità. Poi sono andati a raccontarlo a tutti quelli che conoscevano.
TREDICI:       Hai avuto un sacco di visite insomma!
GESU’:          Sì, effettivamente è stato così!
DODICI:        Gesù, ma perché quando parli di Maria dici “mia mamma” e quando parli di Giuseppe lo chiami per nome?
GESU’:          Perché mio papà non è Giuseppe, ma Dio: c’è scritto anche nei vangeli di Luca e in quello di Matteo.
SEI:                E’ vero, nel vangelo di Matteo si dice proprio questo:____________________ (Matteo, 1,25: la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.)
UNDICI:        Ma Giuseppe era bravo con te?
GESU’:          E’ stato bravissimo: anche se non era il mio padre naturale, mi ha amato molto e anche io gli ho voluto molto bene. Mi ha cresciuto come fossi suo figlio ed è stato di grande aiuto per mia mamma Maria.
SETTE:           Ma Gesù, perché il racconto di Luca è diverso da quello di Matteo?
GESU’:          Perché ognuno dei due volevo sottolineare qualcosa di diverso: è come quando tu e i tuoi compagni andate a vedere un film o raccontate a vostra mamma di una festa a cui siete stati: ognuno vorrà raccontare la sua versione, quello che è piaciuto di più a lui o che lo ha colpito di più. Ricordatevi poi che quando sono stati scritti i vangeli era passato molto tempo dalla mia nascita e i ricordi potevano non essere proprio fedeli.
UNO:            Caro Gesù, grazie per tutte le tue risposte! C’è qualcuno che vuole fare altre domande a Gesù?
  
I bambini hanno suggerito altre domande (Andavi a scuola? Come ti vestivi? Con cosa giocavi? Eri felice da bambino?): io ho cercato di mantenere domande relative a Gesù bambino e non a Gesù adulto e ho cercato di dare risposte verosimili. Alcuni bambini hanno voluto copiarle sul foglio, dove avevo lasciato dello spazio.
DUE:             Allora salutiamo Gesù e lo ringraziamo per essere stato qui tra noi! Grazie Gesù, e torna a trovarci!
GESU’:          Ogni volta che c’è Natale, io torno per voi. Ogni volta che lasciate il cuore aperto per me, io vengo a voi.

Poi abbiamo cercato su un libro che avevo portato con me il significato dei loro nomi, visto l'interesse riscontrato. Infine ho regalato loro un angioletto, augurando loro un felice Natale, di diventare anche loro bravi come angioletti e di fare come gli angeli che hanno annunciato la nascita di Gesù ai pastori.

Povera lavatrice!

Questo post è di scuse per la mia povera (ancorché tedesca) lavatrice! Dopo aver dichiarato al mondo (o almeno ai miei "25 lettori") il mio odio nei suoi confronti, oggi non posso fare altro che ritrattare, almeno in parte! Già, perché se è vero che ogni tanto cambia i colori del mio bucato, oppure non pulisce bene le tovaglie, e forse un po' (ma solo un po'!) di colpa è anche mia, domenica ha smesso di funzionare del tutto e il dottore (tecnico altamente specializzato: solo il meglio per la mia tatina!) ha detto che bisogna cambiare un paio di pezzi (la resistenza e un'altra cosa che non ricordo) per la modica cifra di 240€! Praticamente una lavatrice nuova. Ma il tecnico mi ha detto: "Ma da quand'è che la signorina lavora per voi?" "Saranno 2 anni e mezzo..." (in realtà sono 2 anni, 11 mesi e 18 giorni oggi...)"Se ha ancora la garanzia, non pagate nulla: i tedeschi garantiscono per 3 anni". Ecco, vedi che bisogna fidarsi dei tedeschi? Sono un po' antipatici, ma ti fanno la garanzia di 3 anni! E programmano le lavatrici per rompersi a 2 anni, 11 mesi e 16 giorni! Grandissimi!

Il problema è ovviamente trovare la garanzia! Perché io conservo tutto, ma non è mica detto che sappia dove! Quindi comincio a tirare fuori manuali, scontrini, prove d'acquisto, garanzie e altri oggetti non meglio identificati da cassetti e armadi: forno, frigo, tritatutto, telefono (questo manco ce l'ho più, eppure ho ancora la scontrino!), televisore (ma noi mica l'abbiamo acquistato un televisore, come faccio ad avere questo scontrino??? Ah sì, è di mio suocero...), caffettiera, cameretta, mobile bagno, libro di winnie poo (non mi chiedete, non lo so...), tutte le istruzioni, ma proprio tutte, della lavatrice, ma niente scontrino! ARGH!

lunedì 17 dicembre 2012

Preselezione

Stamane avevo il test di preselezione per il concorso per i docenti.

Sensazione stranissima: da una parte mi sentivo tranquilla di passarlo (in tutte le simulazione non ero scesa sotto i 38 punti e si passava con 35), dall'altra avevo l'ansia di essere troppo tranquilla: lo stavo prendendo sotto gamba? E se poi non lo passavo, che cavolo dicevo a mio marito?

Ma andiamo con ordine: stamane sveglia alle 7.10 perché a scuola è cominciata la novena di Natale e dovevo portare Andrea là alle 8.00: mio figlio è lentissimo a prepararsi e svegliarlo alle 7.10 è stato un po' un azzardo, ma prima mi sembrava veramente troppo presto... Il risultato è che siamo usciti alle 7.55 correndo fino alla scuola e siamo arrivati che stavano già cantando il canto iniziale.
Tornata a casa mi sono messa a sistemare i foglietti per le messe di Natale (ma chi me l'ha fatto fare???) mentre mio marito è andato a fare la spesa. Alle 9.55 mi chiama: "Devo stare in negozio a sostituire mio papà fino alle 11, poi arrivo" "Cheeee?" "Ahahhaha, stavo scherzando, tra 5 minuti sono lì: prepara le bimbe che ti accompagniamo a Varese"

domenica 16 dicembre 2012

Festa di Natale (a scuola)

Oggi è stato il gran giorno del concerto!

...

Sì, va be', non è stato proprio un concerto, abbiamo cantato giusto 4 canzoni alla festa di Natale della scuola, ma il giudizio della critica (gli altri genitori) è stato concorde: un successo!
Volendo proprio proprio trovare un difetto all'esibizione, mancavano un po' di papà: erano pochi e, se è vero che conta la qualità, non la quantità, se poi la qualità non si riesce a sentire nel casino imperante, il risultato è quel che è...

Comunque è stata proprio una bella esperienza, che mi ha lasciato un po' senza voce, ma molto divertente: l'anno prossimo si replica (sempre che il nostro fantastico direttore del coro non metta in pratica le sue minacce e non emigri in altre scuole... ma sono certisssssssima che stesse scherzando! :-D )

Invece posso dire che O-D-I-O la tombola? Uno dei giochi più noiosi che sia mai stato creato! Se mio figlio non lo adorasse, sarei scappata appena dopo la merenda, invece ho dovuto resistere per più di un'ora mentre venivano estratti i numeri fino al tombolone (due, dico due, tombole complete della stessa persona). Ovviamente io sono riuscita a fare una cinquina, nel tempo in cui gli altri hanno vinto tutto il vincibile...

D'altra parte ho fatto circa 20 anni ad andare a tutte le feste di quella scuola e ho vinto giusto una volta qualcosa (non ricordo cosa) ad una lotteria: cosa potevo sperare? Mio figlio invece ci è rimasto male, di non aver vinto nulla: che dire, ci farà il callo!

E domani pre-test del concorsone: ecco, quella sarebbe una bella vincita... vedremo come andrà!

venerdì 14 dicembre 2012

Pretty woman

Chi di voi non ha mai visto il film "Pretty woman"? Oggi stavo leggendo il "Buongiorno" di Gamellini e ho scoperto che ieri sera hanno replicato il film su Rai1 per la 22esima volta (!) e ha raccolto il 17% di share, più di 5.000.000 di persone: il film più visto ieri sera!

Io non so più quante volte l'ho visto: so che, in uno dei miei mille tentativi di imparare l'inglese, lo acquistai in videocassetta in lingua originale con sottotitoli in inglese e un libretto con su tutti i dialoghi. La cosa divertente è che tentavo di tradurre dal libretto cercando di evitare il più possibile l'uso del dizionario, con risultati assurdi (ho un amico che mi pagherebbe volentieri per poter avere la mia traduzione... e ridere a tutto spiano!). Il momento più esilarante è stato quando sono arrivata a tradurre la scena in cui Vivian (Julia Roberts) racconta ad Edward (Richard Gere) come è diventata una prostituta (è dal minuto 33, purtroppo l'ho trovato solo in inglese...):

Logica\12

Ecco un'ultima carrellata di quiz: lunedì ho il pre-test!
Carino...

Interessante


Attenzione ai tre mesi!

tipico

c'è il trucco ;-)

Soluzioni

giovedì 13 dicembre 2012

Logica\11: domande e risposte

Ecco una nuova serie di quiz:
Ci sono diversi quiz di questo tipo.

Questa è una versione appena più complicata rispetto a quella dei calzini, già descritta.

Questa è molto interessante
questa è di probabilità come la precedente, ma molto più facile


Questa è carina


Questa è la versione facile di quella precedente

Soluzioni

Soluzioni

Disegni

A voi piace disegnare? A me sì. Ricordo ancora come fosse ieri quando mia mamma mi ha spiegato come fare le ombre: era una fotocopia della scuola elementare con gli animali del bosco e mia mamma mi ha insegnato come dare col colore il senso di profondità, di come tener conto della direzione della luce, ecc. Sia chiaro, non sono un'artista né ho la pretesa di esserlo, però mi piace.

Brad Pitt
Durante l'università ho anche fatto qualche lavoretto di cui sono ancora abbastanza orgogliosa:

Humphrey Bogart
Non male, vero? :-)
Ok, Bogart sembra vagamente strabico, ma non stiamo a sottilizzare..
Tra l'altro posso anche datarli con una certa precisione perché tra l'uno e l'altro ho cambiato la mia firma... lo scrivo per i futuri critici dell'arte :-D

Mio marito invece, nonostante abbia una mamma artista (come si capisce dal murale che ha fatto in camera di mio figlio), sostiene di essere incapace di disegnare e io non posso smentirlo perché effettivamente non ho mai visto nessuna sua "creazione".