giovedì 6 dicembre 2012

Catechismo: avvento/2

Oggi abbiamo cominciato l'incontro con la canzone "Giovane donna" dedicata a Maria, visto che sabato sarà la festa dell'immacolata concezione. 
Giovane donna attesa dall'umanità
un desiderio d'amore e pura libertà,
il Dio lontano è qui vicino a te,
voce e silenzio, annuncio di novità.
Ave Maria! Ave Maria!

Dio t'ha prescelta qual madre piena di bellezza
ed il suo amore ti avvolgerà nella sua ombra;
grembo di Dio venuto sulla terra,
tu sarai madre di un uomo nuovo.
Ave Maria! Ave Maria!
Abbiamo quindi ricordato che sabato è festivo e che aspettiamo i bambini alle messa delle 11.15.

Ci siamo quindi divisi in gruppi e abbiamo cominciato l'incontro con un avviso riguardante la novena natalizia: la settimana precedente il Natale, tutti i bambini sono invitati a seguire gli incontri di preparazione alla nascita di Gesù al mattino, prima di andare a scuola. E' però necessario iscriversi per tempo per fare in modo che il sacerdote porti sufficienti adesivi per tutti.

Poi ho mostrato il cartellone che ho preparato per l'avvento: le stelle rappresentano i giorni dall'inizio dell'avvento: in giallo ci sono le domeniche, in rosso l'8 dicembre (festa dell'immacolata) e i giorni della novena. 

Poi abbiamo cominciato le interviste :-)

Abbiamo cominciato con un'intervista al signor Avvento:

UNO:            Buongiorno e benvenuti alla prima puntata di “Chiesa in Chiesa”; un programma che ci aiuterà a capire meglio un sacco di cose sulla nostra religione.
DUE:             Il primo ospite del nostro programma è il Signor Avvento. Facciamogli un bell’applauso di benvenuto!
NOVE:           Buongiorno Signor Avvento, come sta'?
AVVENTO:    Buongiorno a tutti voi, grazie per il cortese invito. Sto bene, come ogni anno sono molto felice di uscire di casa, sa lo faccio solo una volta all’anno!
TRE:              Come scusi? Lei esce di casa una volta all’anno?
AVVENTO:    Si. Io faccio parte di una bella famiglia, l’Anno Liturgico. Siamo tanti fratelli, Quaresima, dopo-Pentecoste, Natale, Pasqua. Abbiamo dei turni di lavoro e per questo motivo usciamo di casa una volta all’anno. Ma parliamo di me e non dei miei fratelli!!!
QUATTRO:   Si certo parliamo di lei. Prima di tutto mi tolga una curiosità: perché è vestito tutto di viola?
AVVENTO:    In realtà si chiama morello, è un po’ più scuro del viola, vedete? Il morello è il colore dell’attesa e della penitenza, infatti si usa anche nelle messe per il perdono dei peccati. Durante tutto il mio tempo si usa sempre il morello tranne il giorno della festa dell’Immacolata concezione, 8 dicembre, quando si usa il Bianco.
CINQUE:       Ma scusi, quanto dura il suo tempo?
AVVENTO:    Sono 6 settimane, perché abbiamo il rito ambrosiano: se seguissimo il rito romano, potrei uscire solo 4 settimane l’anno!
SEI:                Come mai si chiama Avvento? Cosa vuol dire questa parola?
AVVENTO:    Il mio nome deriva dal latino “Adventus”, che significa venuta, arrivo.
SETTE:           Venuta, Arrivo… ma di chi?
AVVENTO:    Allora devo spiegarvi proprio tutto, il mio tempo serve per prepararsi ad un grande evento: il Natale, la nascita di Gesù, salvatore del mondo. È un tempo in cui si attende, in cui ci si prepara. Un tempo di riflessione, di preghiera e di ascolto, di preparazione, purificazione, ma anche grande gioia.
OTTO:           Si spieghi meglio…
AVVENTO:    Facciamo un esempio pratico: se a casa sua deve arrivare un ospite molto importante cosa succede??? Sicuramente si pulisce bene tutta la casa, si lavano anche i vetri, che è una cosa molto stancante da fare!! Si prepara la stanza degli ospiti, con delle belle lenzuola. Si prepara un bel pranzo, con tante portate. Altro esempio:  se in una famiglia deve arrivare un bambino, quanti preparativi si fanno? La culla, la cameretta, il fasciatoio, il passeggino,  i biberon. Tantissimi preparativi!! Lo stesso avviene durante il mio Tempo.
                      Si fanno pulizie in grande!!!
NOVE:           Nooo… dovrò aiutare mia madre a lavare i vetri!!!!
AVVENTO:    Ma no….quello era un esempio… tutti noi siamo chiamati a fare pulizia dentro di noi. Buttare via i peccati, i vizi, le cattive abitudini, le cose superflue, per fare spazio alle cose che contano veramente e accoglierle in uno spazio pulito e pronto Gesù e i nostri fratelli, soprattutto quelli più bisognosi!
DIECI:            Lei prima stava parlando della venuta di Gesù, ma lui non è già nato tanto tempo fa? Perché dovrebbe rinascere anche quest’anno???
AVVENTO:    Questo è proprio il bello del mio lavoro. Io ogni anno esco di casa d annunciare che Gesù nasce sempre, nasce di nuovo. È come la speranza, non muore mai! Qualsiasi cosa noi facciamo, anche se giriamo le spalle a Gesù, lui è sempre pronto a rinascere nel nostro cuore se lo vogliamo accogliere!
DUE:             E la chiesa come vive questo tempo? Accadono cosa diverse?
AVVENTO:    Prima di tutto le messe sono un po’ diverse: non si canta il gloria, sarebbe bene non sposarsi, meglio usare pochi ornamenti. E poi anche le letture della domenica servono a prepararsi meglio!
UNDICI:        Oggi si parlava di essere pronti, di non farsi trovare addormentati. Cosa vuol dire? Che non possiamo riposare?
AVVENTO:    Ci mancherebbe, dobbiamo dormire e riposare. Il significato è un altro! Gesù voleva solo ricordarci di stare sempre attenti, vigili, di non essere pigri, di non rimandare le cose, di essere attivi e sempre pronti, perché non sappiamo mai cosa può succedere domani. Ricordate la storia dell’ospite d’onore che viene a visitare la nostra casa??? Non vorremo fargli trovare ragnatele e bagni sporchi!
DODICI:        Ancora… non mi dica che devo pulire il bagno.. non mi piace!!!!
AVVENTO:    bè male non ti fa…. Comunque era sempre un esempio! La sostanza è questa. Non dobbiamo aspettare solo il Natale per essere più buoni ed accogliere Gesù nella nostra vita! Dovremo sempre mantenere il nostro cuore pulito e pronto ad accogliere Gesù e i fratelli! Il mio compito è proprio questo: dire a tutti di accogliere sempre, in ogni istante e in ogni momento della vita!
TREDICI:       Accogliere… Ma in concreto cosa possiamo fare?
AVVENTO:    Non ci sono ricette uguali per tutti. Ogni persona vive il suo Avvento speciale e diverso.
I bambini possono mangiare qualche caramella in meno, possono aiutare di più mamma e papà, possono fare meglio i compiti a scuola, possono guardare meno televisione e risparmiare qualche soldino da dare in beneficienza!
I ragazzi possono ascoltare di più i genitori, dire meno parolacce, mandare qualche sms in meno, possono essere più rispettosi, studiare di più, bisticciare meno!
Anche gli adulti sono chiamati a fare tante cose: fumare meno, fare la pace con i fratelli, criticare meno, andare a trovare gli ammalati.
Insomma tutti possiamo fare qualcosa per migliorare noi stessi, le parolacce, la pigrizia, l’essere poco comprensivi, e anche il nostro mondo, anche stare attenti a non buttare le cartacce in giro, o spegnere le luci quando non ci servono o non sprecare il pane e il cibo!
UNO:            Sa che non ci avevo mai pensato. Pensavo che amare i fratelli più sfortunati fosse solo mandare i soldi in Africa!
AVVENTO:    Non è solo quello. Se ci guardiamo intorno i fratelli vicino a noi hanno spesso bisogno di un aiuto, di un sorriso, di essere ascoltati, di essere capiti e accettati. Guardate che Gesù non nasce solo per i bambini dell’africa. Nasce per tutti noi, perché tutti noi abbiamo bisogno di lui. Lui è la luce che ci fa capire dove sta il bene! Che non ci fa sentire soli! Che ci aiuta a ritrovare la strada giusta quando sbagliamo.
QUATTRO:   A proposito di luce, molto bella questa candela che abbiamo acceso prima..
AVVENTO:    quella è la corona d’avvento, un simbolo che tutti dovrebbero avere nella loro casa. Si accende una candela ogni domenica quando tutta la famiglia è riunita. Dall’oscurità si arriva alla luce. La luce di Gesù che entra nella nostra vita e le rende più felice e serena.
SEI:                immagino che lei Signor Avvento sarà richiesto in tante altre parrocchie perciò la ringrazio per averci dato tante belle notizie e la salutiamo con un caloroso applauso!
AVVENTO:    Grazie dell’accoglienza e mi raccomando viviamo bene queste settimane per prepararci alla nascita di Gesù. Scaldiamo il nostro cuore e accogliamo i nostri fratelli in difficoltà. Aiutiamo la nostra famiglia e ricordiamoci che Gesù è sempre pronto a nascere in ogni cuore pronto ad accoglierlo e a vivere in pieno la sua parola… buon avvento e buon Natale!!!!
Poi siamo passati a Giovanni Battista:

UNO:               Buongiorno e benvenuti alla seconda puntata di “Chiesa in Chiesa”; un programma che ci sta aiutando a capire meglio un sacco di cose sulla nostra religione.
DUE:                Il secondo ospite del nostro programma è il Signor Giovanni Battista. Facciamogli un bell’applauso di benvenuto!
TRE:                 Buongiorno Signor Giovanni Battista come sta' e chi è di preciso?
GIOVANNI:      Buongiorno a tutti voi, grazie per il cortese invito. Sto molto bene, ma sono un po’ di fretta… mi aspettano tante persone e devo sbrigarmi! Io sono figlio di Zaccaria ed Elisabetta, una anziana cugina di Maria, la madre di Gesù. Ho più o meno la stessa età di Gesù, sono circa 6 mesi più grande di lui.
QUATTRO:      Lei è davvero così indaffarato? Che tipo di lavoro svolge?
GIOVANNI:      Io sono il Battista, colui che battezza.
SEI:                   Battezza? Cioè? E dove svolge la sua attività?
GIOVANNI:      Nel deserto, presso il fiume Giordano. Bagno con un po’ d’acqua chiunque voglia convertirsi e pentirsi dei propri peccati.
CINQUE:          Quante persone ha battezzato?
GIOVANNI:      Tantissime. Quasi tutti gli abitanti di Gerusalemme e molte altre persone provenienti da tutta la Giudea.
SEI:                   Ma perché tutte queste persone sono venute a battezzarsi?
GIOVANNI:      In un primo momento hanno ascoltato le mie parole, io annunciavo loro che presto sarebbe arrivato il Messia, il Salvatore. Colui davvero capace di perdonare i peccati, il Figlio di Dio sceso sulla terra per salvare tutti noi. Poi si sono fatti battezzare. Molti addirittura mi hanno scambiato per il vero Messia, ma sono riuscito a convincerli del contrario.
SETTE:              Lei quindi è un profeta?
GIOVANNI:      In realtà vengo chiamato il più grande dei profeti, il precursore, colui che corre prima.  Io ho annunciato l’arrivo del messia a tutti e ho preparato la strada al salvatore del mondo dicendo a tutti che Gesù avrebbe battezzato non con acqua come me, ma con lo Spirito Santo e fuoco.
OTTO:              Allora lei ha avuto davvero un compito molto importante! Come si è preparato a tutto questo?            
GIOVANNI:      Io sono nato per svolgere questo compito, ho conosciuto Gesù quando tutti e due eravamo ancora nel grembo delle nostre madri. Dio mi ha dato la grazia di nascere da una madre molto anziana, è stato un miracolo. Questo perché Dio aveva un compito molto importante per me. Preparare la via a Gesù, annunciare la sua venuta, preparare il cuore delle persone ad accoglierlo.
NOVE:              Quindi ha frequentato la scuola per imparare a parlare di Gesù?
GIOVANNI:      In realtà mi sono ritirato nel deserto, mangiando cavallette e miele selvatico, mi sono vestito di pelli di cammello e ho fatto molta penitenza e molta meditazione! Ho liberato il mio cuore dalle cose superflue e ho ascoltato Dio. Ecco come mi sono preparato alla predicazione.
DIECI:               Deve essere stato molto difficile vivere isolato e nel deserto.
GIOVANNI:      Si, in realtà più di una volta mi sono scoraggiato. Poi però Dio è venuto in mio aiuto e mi ha dato coraggio!
UNDICI:           Quindi lei ha conosciuto Gesù?
GIOVANNI:      Si. Lui stesso prima di iniziare la predicazione e la sua vita pubblica è venuto a farsi battezzare al Giordano. Io non lo volevo certo battezzare! Ma lui ha insistito e nel momento del suo battesimo una colomba è scasa dal cielo e si è udita la voce di Dio che lo proclamava il suo figlio Prediletto!
DODICI:           Che onore aver conosciuto Gesù! Che tipo era?
GIOVANNI:      Gesù era un personaggio proprio affascinante, aveva uno sguardo magnetico, una voce buona, un modo di essere e di fare sicuro e sincero! Peccato che tutto il popolo dopo essersi battezzato nel Giordano, dopo averlo osannato a Gerusalemme, lo abbia condannato a morte!!! Proprio non aveva capito nulla!!
TRE:                 Questo ci fa riflettere…
GIOVANNI:      si infatti. Il popolo si aspettava proprio un Re, potente, ricco. Non il figlio di un povero falegname nato in una grotta tra umili pastori. E poi di certo non si aspettavamo un messia messo in prigione, succube della legge di Roma e così indifeso, tanto da morire in croce come il più disgraziato dei malfattori. Tutti hanno guardato all’apparenza, si sono dimenticati in fretta delle parole di speranza, di amore che Gesù aveva predicato.
OTTO:              Già, per questo durante l’Avvento lei torna ad annunciare la venuta del salvatore?
GIOVANNI:      Si certo! Ogni anno è importante rinfrescare la memoria all’umanità che spesso si aspetta ancora un re potente, un mago capace di guarire e far vincere la lotteria o il superenalotto. Spesso ci si ricorda di Gesù solo nei momenti tristi, quando ormai si è dentro la via sbagliata!! Io vengo ad annunciare la speranza, la nascita del salvatore dentro di noi che ci fa diventare più sereni e felici.
DUE:                il suo messaggio è davvero molto importante, lei deve essere molto considerato nella Chiesa!
GIOVANNI:      Si che onore! Pensi che sono l’unico santo insieme a Maria, del quale si festeggia sia la nascita terrena, il 24 Giugno,  che la nascita al cielo, il 29 agosto. In ogni chiesa c’è la mia immagine o una mia statua. Il mio nome è il più diffuso in tutto il mondo. Quanta grazia!!!
CINQUE:          Grazie mille Signor Giovanni Battista, grazie per il messaggio che ci ha portato, grazie per l’annuncio di salvezza per tutta l’umanità.
A questo punto siamo passati al catechismo e abbiamo letto i capitoli riguardanti Maria, per prepararci bene a sabato. Abbiamo avuto così modo di riflettere sulla preghiera dell'Ave Maria e recitare insieme il magnificat: ho anche suggerito di provare a recitarlo la sera in questa settimana.

PS: le interviste sono degli adattamenti di quelli trovati sul sito http://www.qumran2.net/

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