martedì 11 dicembre 2012

Catechismo: avvento/3

Oggi abbiamo cominciato l'incontro con una canzone molto natalizia:
Là, là sulla montagna,
sulle colline vai ad annunziar
che il Signore è nato, è nato, nato per noi. 

Pastori che restate sui monti a vigilar
la luce voi vedete, la stella di Gesù.  
Se il nostro canto è immenso, pastore non tremar
noi Angeli cantiamo, è nato il Salvator. 
In una mangiatoia, un bimbo aspetterà
che l’uomo ancor ritrovi, la strada dell’amor.
Quando ci siamo divisi in gruppo, abbiamo cominciato a leggere insieme l'intervista a Maria:



UNO: Buongiorno e benvenuti alla terza puntata di “Chiesa in Chiesa”; un programma che ci sta aiutando a capire meglio tante cose sulla nostra religione.
DUE: Il terzo ospite del nostro programma è Maria, la madre di Gesù. E’ davvero un onore averla tra noi, quasi quasi non trovo le parole, mi sento così piccolo davanti a un personaggio così importante! Facciamogli un bell’applauso di benvenuto!
MARIA: Buongiorno a tutti, sono molto felice di essere tra voi! Quanti bei bambini e quanti bei ragazzi! Per non parlare di tutte queste simpatiche persone, siete proprio una bella famiglia!!
TRE: Grazie Maria! Lei esprime una grazia e una serenità contagiose, ma come fa a essere sempre così buona?!
MARIA: Non è un grande sforzo. Rimango sempre meravigliata dalla bellezza, dalla varietà, dalla bontà delle creature di Dio. Ognuno di voi è così speciale, così originale, così perfetto agli occhi di Dio!
QUATTRO: Maria lei è straordinaria! Con tutte le stragi, con tutte le guerre, i litigi, con tutte le schifezze che ci sono nel mondo lei vede sempre il buono in tutte le cose!!
MARIA: Vede, tutto ciò che lei ha nominato capita perché l’uomo certe volte si sente disorientato, non trova una buona guida, si lascia consigliare dal malvagio. Si dimentica di Dio, non si affida alla sua bontà, alla sua provvidenza.
CINQUE: Lei invece si è affidata a Dio completamente!
MARIA: Certo!! Sono una donna troppo umile e piccola per pensare solo un momento a vivere senza Dio. Lui mi ha creato, mi ha dato dei genitori, mi ha permesso di studiare di vivere dignitosamente, mi ha dato tutto.
SEI: Scusi sa… ma lei non aveva niente. Non era mica figlia di un Re o di un principe!!! Non aveva nemmeno un vestito firmato!!!
SETTE: Non aveva nemmeno un telefonino o Sky!!! Come fa a dire che aveva tutto?
MARIA: Ho avuto dei genitori che mi hanno tanto amata, tanti amici. Non mi è mai mancato il cibo. Ero felice. Soddisfatta della mia vita, non ho fatto mai male a nessuno, non ho desiderato essere qualcun altro o avere chissà cosa. Anzi ho sempre aiutato chi era in difficoltà e ho sempre obbedito ai miei genitori.
OTTO: Ma quando ha visto l’angelo Gabriele cosa ha pensato?
MARIA: All’inizio non capivo, ero un po' spaventata, ma è durato poco. Mi sono affidata a Dio completamente. Lui sa cosa è bene per ognuno di noi. Solo se abbiamo piena fiducia in Lui saremo felici e io non ho avuto paura.
NOVE: Ma dica la verità i suoi genitori l’avevano preparata a tutto questo?
MARIA: Assolutamente no. I miei genitori Anna e Gioachino sono state delle persone eccezionali, mi hanno insegnato ad amare Dio, a conoscerlo, a rispettare tutti i suoi disegni. Mai avrei pensato che il Signore scegliesse una ragazza così povera, umile come me. E ora che mi ha scelta non posso altro che inginocchiarmi e fare la sua volontà.
OTTO: E di Giuseppe il suo sposo cosa ci dice?
MARIA: Giuseppe è stato un sant’uomo, anche lui aveva molta fede in Dio. E’ stato un bravo padre per Gesù ed è stato molto coraggioso.
NOVE: Ha avuto paura quando è nato Gesù? Partorire in una stalla non deve essere stato semplice!
MARIA: Non ho avuto paura, la gioia di diventare madre e la felicità di dare al mondo il figlio di Dio è stata superiore a tutti i dolori e le difficoltà!
DIECI: Ci racconti l’infanzia di Gesù! Che bambino era?
MARIA: Gesù era un bambino molto ubbidiente, tranne il giorno che è scappato al tempio, ci ha fatto prendere uno spavento! Studiava molto ed era molto curioso. Poi quando ha iniziato la sua missione è stato difficile accompagnarlo soprattutto nel momento della sua morte.
UNDICI: Certo per una madre deve essere stato difficile!
MARIA: Molto difficile! Ma poi ho pensato che sarebbe presto risorto e che la sua morte era necessaria per la salvezza di tutti gli uomini. In punto di morte poi Gesù mi ha affidato una grande missione! Diventare la madre di tutti gli uomini!
DODICI: E’ vero… lei è la nostra grande madre!
MARIA: Tutti gli uomini mi pregano e mi affidano le loro paure e i loro problemi. E io li presento a Dio. Prego per tutti, mi preoccupo, mi felicito e do il mio affetto e la mia protezione a chiunque me lo chiede.
DODICI: Lei Maria è la santa più venerata, più presente. Esistono decine di Madonne, di Lourdes, Immacolata, del buon frutto, Assunta in Cielo… Qual è la più importante?
MARIA: Sono sempre io. Non esistono tante Madonne. Io sono l’unica, poi mi chiamano in diversi modi, ma il vero credente non si lascia ingannare dai vari nomi.
TREDICI: Grazie Maria. E ‘ stato bello incontrarla e parlare con lei. E ‘ un esempio per tutti noi. La sua fiducia in Dio, la sua umiltà, la sua grazia ci devono insegnare a non scoraggiarci e ad accogliere sempre e con fiducia il prossimo. La salutiamo con affetto e le auguriamo Buon Natale!!

In questo modo abbiamo ripreso il discorso di settimana scorsa su Maria. 

Poi abbiamo preso il catechismo e abbiamo continuato la lettura, arrivando alla presentazione del profeta Isaia. Dopo aver

introdotto questo personaggio, abbiamo letto anche la sua intervista:

UNO: Buongiorno e benvenuti alla quarta e ultima puntata di “Chiesa in Chiesa”; un programma che ci sta aiutando a capire meglio un sacco di cose sulla nostra religione.
DUE: Il quarto ospite del nostro programma è Isaia, un personaggio che arriva dritto dal vecchio testamento. Facciamogli un bell’applauso di benvenuto!
ISAIA: Buongiorno a tutti, sono molto contento che mi abbiate invitato. Noi personaggi del vecchio testamento siamo considerati troppo antichi e quindi non ci invitano mai!
TRE: Il nostro programma vuole spiegare meglio questo tempo di attesa e lei è sempre molto presente in tutte le domeniche di Avvento!
ISAIA: Esatto! Le prime letture delle domeniche di avvento sono tutte mie. Sono un autore molto richiesto!! Nonostante io non abbia conosciuto Gesù!
QUATTRO: Ci spieghi meglio questo fatto!
ISAIA: Il vecchio testamento, come voi sapete, è la prima parte della Bibbia ed è formato da tantissimi libri. Si parte dalla creazione del mondo e dell’universo raccontata nel libro chiamato Genesi. In alcuni di questi libri è narrata la storia del popolo di Israele prima della venuta di Gesù. C’è il libro della legge, il libro dei proverbi, insomma una ricchezza di informazioni e cultura che testimonia la fede in Dio. La seconda parte è il Nuovo testamento, che contiene i Vangeli, la lieta notizia, che raccontano la storia di Gesù.
CINQUE: il suo libro di che cosa parla esattamente?
ISAIA: Il mio è uno dei libri più poetici della Bibbia, con esempi ed immagini molto chiare e potenti. A Gerusalemme ho potuto studiare e frequentare le classi sociali più alte, questo mi ha dato una cultura molto elevata, un modo di scrivere erudito e raffinato.
SEI: Quali temi ha affrontato?
ISAIA: Siccome ho frequentato l’alta società di Gerusalemme, ho avuto modo di conoscere tutti gli sfarzi, gli sprechi e il modo di vivere superficiale e a volte spregiudicato di donne e uomini molto ricchi. Al contrario invece ho conosciuto anche la profonda povertà di tante persone più sfortunate. Nel mio libro spesso denuncio e condanno lo sfarzo e soprattutto la poca e scarsa carità verso i più bisognosi.
SETTE: Lei se non sbaglio è un profeta, qual è esattamente il suo compito?
ISAIA: I profeti sono dei personaggi mandati e ispirati da Dio ad annunciare la venuta del Salvatore del mondo, Gesù, il figlio stesso di Dio. Nel mio caso accanto a questa missione c’è proprio la volontà di parlare per conto di Dio stesso, che mi ha usato come suo messaggero.
OTTO: Ma se lei è vissuto tanto tempo prima di Gesù come ha fatto a credere alla sua venuta?
ISAIA: Esattamente sono vissuto intorno al 700 a.C. in prevalenza a Gerusalemme. Ho creduto perché ho avuto piena fiducia in Dio. E mi sono impegnato a comunicare in modo convincente il messaggio di speranza che mi è stato affidato; non solo, spesso ho condannato apertamente i nemici di Israele, gli idolatri, quelli che non rispettavano la legge.
NOVE: In realtà lei nel suo libro parla già di Gesù, come ha fatto a sapere della sua nascita?
ISAIA: Il popolo di Israele aspettava da tempo che arrivasse il Salvatore, il figlio di Dio capace di liberare il popolo dalla schiavitù. Un po’ come era successo con Mosè. Lui aveva liberato il popolo d’Israele dalla schiavitù dell’Egitto e lo aveva condotto nella Terra Promessa. Gesù è come un nuovo Mosè che libera da una schiavitù diversa.
DIECI: Un “Mosè moderno”?
ISAIA: Si potrebbe dire anche così. Solo che Gesù non è venuto a liberare il popolo d’Israele dai romani, invasori in quel periodo. Gesù è venuto per liberare tutti gli uomini dal peccato, dalla morte dell’anima. Il popolo di Gerusalemme si aspettava un Re potente con eserciti e armi, ma non aveva capito… Gesù è nato povero, è vissuto povero ed è morto povero. Era ricco e potente d’amore e di perdono. L’abbiamo capito in ritardo!!!
UNDICI: L’abbiamo capito in ritardo… ma lei non lo poteva conoscere!!!
ISAIA: Dio stesso ha fatto conoscere la sua potenza al mio cuore e io l’ho scritta in modo che tutti potessero capire .
DODICI: Lei è uno dei profeti più citati e più conosciuti, lo stesso Gesù usa le sue le sue parole per predicare. E’ contento di questo?
ISAIA: Sono molto fiero! In realtà Gesù conosceva molto bene tutto l’Antico Testamento. Andava al tempio e ascoltava, e poi Maria sua madre l’aveva educato a rispettare la legge e la Bibbia.
SEI: Anche la Chiesa di oggi usa molte espressioni e molti passi tratti dal suo libro! Soprattutto in questo periodo di Avvento!
ISAIA: La chiesa ha scelto come prime letture molti dei miei testi dove si parla dell’arrivo del Salvatore. Dove si dice di preparare la strada al Signore che viene, spianare montagne e innalzare le pianure!! Dove si chiede al Signore di tornare e mostrare il suo volto santo perché l’uomo si è perso e ha preso strade sbagliate.
SETTE: Queste parole ci invitano davvero a raddrizzare le nostre azioni. A cercare le strade giuste…
ISAIA: Molte volte prendere la strada giusta costa sacrificio. Le scorciatoie, gli inganni, le astuzie che ci portano a calpestare il prossimo sono molto allettanti, ci fanno l’occhiolino. Ma dobbiamo cercare sempre il Bene, anche quando ci costa fatica e sacrificio.
TREDICI: Certo che è dura prepararsi al Natale, quanto sacrificio!
ISAIA: Nooo. Vedrete che è solo l’apparenza. Scegliere il bene porta la felicità e la serenità, porta la pace nel cuore. Amare non è difficile, certe volte richiede impegno ma il risultato che poi si ottiene ripaga mille volte lo sforzo!! Abbiate fiducia!!!!
UNDICI: Grazie signor Isaia, grande profeta e pilastro della nostra religione, grazie per il messaggio che ci ha portato, grazie per l’annuncio di salvezza per tutta l’umanità. Buon Natale e buone feste anche a lei!!!
Leggendo queste interviste, uno dei bambini mi ha chiesto se ce n'era una anche di Gesù e così abbiamo pensato che potrebbe essere carino provare a prepararne una noi al prossimo incontro. 

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