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giovedì 9 luglio 2015

Matrimonio=sesso?

E' di ieri la notizia che il cardinale Ennio Antonelli, ex presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, ha "aperto" alla comunione ai divorziati risposati se vivono castamente le loro seconde nozze.
Facciamo un passo indietro: per la Chiesa il matrimonio cristiano è un sacramento e come tale è un segno visibile dell'amore di Dio. In questo caso è il sigillo che Dio mette all'amore umano tra un uomo e una donna. Per questo motivo la Chiesa non ammette il divorzio e un nuovo matrimonio: l'uomo non può dividere ciò che Dio ha unito. (Il caso dell'annullamento è diverso: in questo caso si attesta che il matrimonio celebrato non era valido in origine, come se in un contratto un contraente avesse firmato con un nome falso: il contratto non è valido).
Se una persona viene abbandonata dal partner o se si allontana da lui/lei per seri motivi (penso alle violenze domestiche), ma rimane castamente in attesa di un ravvedimento, la Chiesa ammette ancora alla comunione (conosco casi del genere, per quanto alla nostra società possano parere pazzeschi). Per quanto severa, è una norma con una sua logica interna.
Quindi, per intenderci, Berlusconi che fa la comunione dopo aver divorziato da non una, ma due mogli, è un po' difficile considerarlo pronto ad una riconciliazione con quella sposata in chiesa, ma va be', ognuno farà poi i conti con la sua coscienza.
Qui invece stiamo parlando di una coppia in cui almeno uno dei due si è sposato in chiesa, ha poi divorziato e si è risposato con un'altra persona, quindi una situazione che non da adito a dubbi: difficilmente una persona risposata si sta dimostrando pronta a una riconciliazione.
E allora questa apertura che senso ha?

venerdì 1 agosto 2014

Telefonata

Plin plin plin plin plin plin plin plin plin

Click
"Tu... tu... tu..."
"Ciao caro, disturbo? "
"..."
"Lo so che sei sempre occupato, ma avrei un paio di favori da chiederTi... posso? In fondo è un po' che non Ti disturbo a questo numero..."
"..."
"Già, ormai sono più assidua sulla linea 'Salute'! Ma adesso va meglio, anzi, a proposito, Ti ringrazio, non me l'aspettavo proprio, anche se ci speravo. Comunque, tornando a bomba: non è che potresti programmare uno o due giorni di sole prossimamente? "
"..."
No, niente week end... cioè, se vuoi mettere un po' di sole anche nel week end, credo che un po' di gente ringrazierebbe, specialmente mio marito, ma semmai per il week end telefona lui."
"..." 
"Sì, lo so che sono anni che non si fa sentire se non per insultare, che ci vuoi fare? E' fatto così, lo sai, però poi non si lamenti, hai ragione. A me invece servirebbe il sole in settimana. Perché? I peluche! Capisci che i miei figli ne hanno un casino e li devo lavare necessariamente d'estate, quando c'è il sole che li può asciugare, altrimenti sono fritta!"
"..."
"Ok, non sarà questione di vita o di morte, ne convengo, ma pensa a tutti quegli acari, come faccio a liberarmene? In fondo gli acari li hai inventati Tu, no?"
"..."
"Ok, ok, non è che stia mettendo in dubbio la bontà della creazione, hai fatto un ottimo lavoro, ma io devo pur sistemarli 'sti acari, o no? Anche essere mamme mica è facile, lo sai? Dai, un giorno, che Ti costa? E che sia in settimana, perché se è nel week end poi mio marito vuole andare in montagna e riesco a fare solo una macchinata... sperando che la lavatrice non mi abbandoni, hai visto che ultimamente sta facendo di nuovo i capricci, secondo Te che ha?"
"..."
"Sì, lo so che posso chiamare un tecnico, era così, per fare conversazione su... Va be', allora siamo d'accordo?"
"..."
"Senza fretta, settimana prossima o anche l'ultima d'agosto va bene. "
"..."
"L'altro favore... ecco, la terza di agosto saremmo in vacanza in Austria, come l'anno scorso, hai presente? Carina quella valle, vero?"
"..."
"Ottimo lavoro, sìsìsì, mi complimento di cuore. Ecco, se potessi fare un tempo decente, ne sarei proprio felice. Anche lì, mica per me, sai che a me basta un libro e una coperta e può anche nevicare, però con i bambini non è così semplice, e anche mio marito e mio padre potrebbero sclerare e chi li sopporta più?"
"..."
"E' inutile che ridi, lo so che Tu li sopporti più di me, che c'entra? Ma io mica ho una pazienza infinita! Ecco, mi basterebbe avere quattro-cinque giorni decenti e il resto non troppo piovoso, una cosa tranquilla in cui si riesca ad andare in giro. Magari eviterei la neve, ma vedi Tu. Posso contarci? In Austria, negli altri posti fai pure come vuoi. Anche se penso che un po' di sole farebbe piacere anche in Italia... "
"..."
"No, non è che mi stia lamentando, scherzi? Te l'ho detto, io non sono una fanatica delle estati calde, quella del 2003 mi è bastata per tutto il millennio. E poi anzi, quest'anno, con mia sorella che ha partorito due giorni fa... a proposito, hai visto che belli i miei nipotini?"
"..."
"Eh già, Ti sei proprio dato da fare, sono degli amori! Quando Ti ci metti fai delle cose meravigliose! Ne sono già innamorata. Ma ieri c'era un po' di caldo e mia sorella era già in ritenzione idrica totale, quindi meglio la pioggia, nulla da dire. Però ricordati i pelouche... e l'Austria. "
"..."
"Grazie né, Ti lascio lavorare, che avrai sicuramente cose più importanti da fare. Un bacio"
"..."
Click

lunedì 30 giugno 2014

Festa bagnata, festa fortunata!

E' finita!
Come sempre, è stata più la preparazione che la durata della festa.
Pulizie (ripetute, perché fino all'ultimo i bambini sono capaci di generare caos in un attimo dove tu hai impiegato ore a mettere ordine. Dicono che c'entri un qualche principio della termodinamica...), organizzazione, preparazione, cucina, palloncini (ho anche scoperto di essere allergica alla plastica con cui sono fatti: dopo averne gonfiati 15, mi sono trovata delle labbra che neanche la Dellera nel suo periodo d'oro!), acquisti dell'ultimo giorno e dell'ultimo minuto... e poi 3 ore di casin... confusione assicurata! Per fortuna alla fine i bambini erano solo 6 (più due sorelline tre-enni), altrimenti mi avrebbero disfatto casa.
Devo dire che le cibarie sono state molto gradite (per la prima volta in vita mia sono riuscita a fare una crema pasticcera degna di questo nome, grazie alla ricetta segreta di un amico: grazie ancora Luca!), ma la caccia al tesoro è stata addirittura entusiasmante.
Notate il piatto: quello di Natale era l'unico
abbastanza grande per contenere la torta!
L'ho organizzata così: dieci biglietti, corrispondenti a dieci livelli, in formato elettronico: file pdf accessibili solo tramite password. Detta password veniva consegnata/indovinata se veniva superata la prova precedente.
Ecco il primo biglietto:

La password (l'avete indovinata?) permetteva di accedere al "biglietto" seguente:

mercoledì 25 giugno 2014

Festa o dramma?

Domenica festeggiamo il compleanno di mio figlio... e le previsioni sono pessime. Ok, ultimamente le stanno sbagliando tutte, e siamo solo a mercoledì, quindi tutto può ancora succedere, ma non posso arrivare all'ultimo momento a decidere come gestire quei 6-7 ottenni che mi ritroverò per casa. Come ho già avuto modo di scrivere qui, di solito organizzo per pochi amici una festa in giardino, con piscinetta, tappeto elastico, caccia al tesoro. Ed è un successo. Al chiuso però le opzioni cambiano drasticamente e si corrono diversi rischi:

  1. che si passi metà del tempo a urlare: "non correte", "attenti al vaso!", "Perché state litigando?", ecc
  2. che si formino gruppetti che fanno cose diverse (maschi con le costruzioni e femmine con... boh, cos'ho in casa per le bambine?)
  3. che si annoino tremendamente
  4. che mi distruggano casa
E anche la caccia al tesoro è più complicata in casa... (soprattutto evitare che i miei figli trovino i biglietti prima dell'inizio della festa).
Così sono andata a cercare su internet, fonte inesauribile di notizie, qualche gioco da poter far fare al chiuso: ci sono un sacco di idee, ma sono fatte chiaramente per oratori o simili. Tra quelli che ho trovato carini c'è:

martedì 17 giugno 2014

Semi-evoluto

Penso che sia capitato a tutti, da bambini, e in alcuni casi anche successivamente nella vita: lasci una maglietta (pantalone/vestito/gonna/...) buttata lì, per terra o, nella migliore delle ipotesi, sulla sedia o in fondo al letto e miracolosamente sparisce, inghiottita in una specie di buco nero, per poi ricomparire, dopo un viaggio nello spazio-tempo inimmaginabile, nell'armadio o nel cassetto perfettamente pulita e stirata (a volte invece sparisce e basta, e tu passi dei mesi a chiedere a tua mamma dove sia finita quella maglietta/gonna/camicetta che ti piaceva così tanto e lei misteriosamente nicchia). 
Per alcune persone, uomini per lo più, tale mistero continua per tutta la vita e pare riescano a conviverci senza grossi problemi.
Io invece mi vanto di aver sposato un uomo semi-evoluto, nonché ingegnere, che, in quanto tale, è sempre stato attratto dai misteri. 
Si narra che, fin da bambino, rimanesse per ore a guardare affascinato la lavatrice di sua nonna in funzione, a sentir lui per capirne il funzionamento in maniera empirica (visto che la donna gli aveva proibito categoricamente di smontarla), secondo me per scoprire dove andavano a finire i calzini che entravano appaiati e uscivano spaiati (insomma: il buco nero si era solo spostato).
Il problema è che, essendo solo un ingegnere e solo semi-evoluto, si è fermato lì e non ha più proseguito alla scoperta dello stendino (o stendibiancheria che dir si voglia), del ferro da stiro e dell'importantissimo passaggio lavanderia-armadio. Probabilmente perché è ancora fermo al mistero dei calzini.

giovedì 4 aprile 2013

Elettricista per volontà

Avevo già scritto del mio desiderio di utilizzare quelle spine multiple con pulsante che permettono di spegnere completamente gli elettrodomestici a loro collegati: ne avevo addirittura acquistata una, di quelle anche con le prese schuko, ma non avevo potuto utilizzarla perché la spina era di tipo 16A, mentre la presa della parete era 10A (qui il mio sfogo e qualche informazione riguardanti i diversi tipi di presa esistenti in Italia).

Non sono una di quelle persone che quando si fissano con qualcosa hanno la volontà e la costanza di andare subito fino in fondo: tendo a riporre tutto in un cassetto, reale o metaforico, e poi aspetto l'occasione adatta alla realizzazione di ciò che mi interessa. Così l'altra settimana ho visto che al supermercato era possibile comprare spine di diverso formato senza i cavi e mi è tornato alla mente il lavoro che mi aveva fatto un gentilissimo addetto al reparto elettrico, sostituendomi una spina di tipo A16 con una A10: non mi sembrava un lavoro eccessivamente complicato, soprattutto dopo aver visto mio marito "giocare" con i fili dell'impianto elettrico di casa nostra.

Così stamane ho acquistato la spina e, munita di forbici e cacciaviti, ho eseguito la sostituzione della spina A16 della mia ciabatta con la spina A10 acquistata all'uopo.


Non ci crederete (non ci credevo neanche io!) ma funziona!!! :-)


E ora ho TV, telefono e modem collegati alla mia fantastica ciabatta.

L'unico problema sarà ricordarsi di spegnere la ciabatta ogni sera... :-§

martedì 12 marzo 2013

gemelle 1 - mamma 0

Niente da fare, il tentativo di ieri è miseramente fallito! Dopo un pareggio per il riposino pomeridiano (Eleonora si è addormentata dopo un lungo pianto, Elisabetta ha preferito saltare la nanna...), per la sera non c'è stato nulla da fare.

Bisogna anche dire che le gemelle avevano l'appoggio del papà, che ha finto collaborazione con la mamma, ma tifava segretamente per le figlie: già il tentativo di metterle a letto 20 minuti prima del solito avrebbe dovuto farmi subodorare il tradimento!

Comunque abbiamo tentato di tutto: la musica, le coccole, il lettone con me, di nuovo la musica, le carezze... niente da fare: credo che se avessi insistito, avrebbero passato buona parte della notte sveglie!

Risultato: dopo più di un'ora di tentativo, ho rinunciato, consegnando i ciucci: nel giro di 15 minuti dormivano entrambe.

Ovviamente poi c'è stata la discussione tra me e mio marito ("Tu non mi supporti!" "Tu vuoi decidere tutto da sola senza consultarmi!") terminata successivamente con scuse reciproche.

Va be', è vero che togliere il ciuccio non è prioritario, per me era più che altro un riscaldamento per il vero salto di qualità, cioè l'eliminazione del pannolino... ufffffffffffffff............ Non sono proprio portata per queste cose!

lunedì 11 marzo 2013

Ciuccio

La vita dei bambini è una continua conquista: dal primo vagito in poi, ogni giorno può riservare sorprese e passi avanti. Da mamma devo però dire che il periodo di cambiamenti che più mi angoscia è quello dai 2 ai 3 anni, che per i miei figli ha significato il passaggio dal lettino al letto, dal pannolino alle mutande, dalla nanna col ciuccio a quella senza.

Certo, prima c'è lo svezzamento, che dura una vita e a volte è veramente frustrante, e poi c'è la scuola materna, che non è uno scherzo (ricordo la prima settimana di Andrea: lui che piangeva e io che mi trattenevo a fatica!), ma per me non c'è paragone.

Con Andrea le cose sono andate abbastanza bene per il letto, malissimo per il pannolino e benissimo per il ciuccio, sarà per questo che ho deciso di partire da quest'ultimo con le gemelle?

Al'epoca Andrea aveva 32-33 mesi circa, eravamo ancora in ballo col pannolino, ma ero stufa dl ciuccio, così da un giorno con l'altro ho avvisato mia mamma e mia suocera di far sparire i ciucci e quando lui l'ha cercato gli ho detto che un orso glieli aveva presi per portarli ai bambini piccoli piccoli che non li avevano. Beh, all'epoca Andrea parlava già bene e capiva perfettamente, infatti dopo aver chiesto spiegazioni maggiori, ha accettato il dato di fatto e ha spiegato la cosa anche alle nonne.

Con le gemelle non so bene cosa farò, ma ho appena nascosto i ciucci tra le mie calze e attendo con trepidazione il momento della nanna per vedere se riusciranno a superare il trauma della sua scomparsa e ad addormentarsi comunque, ben sapendo che il vero scoglio sarà questa notte.

Perché questo passo proprio ora? I motivi sono molteplici:

  1. la dentizione è stata completata con successo e stanno bene di salute, quindi non hanno "necessità" dei ciucci;
  2. tra un mese-un mese e mezzo faremo il cambio di stanza, e quindi le gemelle passeranno dal lettino al letto normale (in realtà Elisabetta è già in fase di cambio: ogni tanto si addormenta nel letto in camera con Andrea e spesso ci finisce durante la nottata) e non voglio che cambino letto ancora col ciuccio, più che altro perché penso che lo perderanno più facilmente durante la notte e non ho voglia di passare le nottate a cercare i ciucci al buio...
  3. sempre per il punto 2, non voglio sommare troppi cambiamenti tutti insieme, anche perché successivamente dovrò togliere il pannolino e quello sì che mi spaventa!
Insomma, auguratemi buona fortuna!

giovedì 7 marzo 2013

Che gusto...

Ieri pomeriggio mio figlio mi ha detto: "Mamma, devo fare un compito per domani: sperimentare i diversi gusti sulla lingua e capire dove si sentono".

Ovviamente io ero entusiasta: facciamolo, facciamolo!

Ci muniamo di disegno di una lingua e cominciamo: dito pucciato nel sale e poi posato sulla punta della lingua, su lati, sul centro e sul fondo (cercando di non vomitare). Risultato: Bho!

Provateci: non è mica facile capire dove cavolo si sente un sapore! Proviamo con il sale, con lo zucchero, con il limone (che mio figlio continua a sputare perché gli fa schifo!) e poi siamo in difficoltà con l'amaro: che cavolo usiamo? Cioccolato fondente in casa non ce ne ho, il caffè dovrei prepararlo e comunque non piace a nessuno dei due, poi guardo i carciofi e ci decidiamo a usare quelli.

Alla fine facciamo un disegno delle nostre conclusioni, che come potete vedere sono sempre discordi:


la linea continua è per i gusti di mio figlio, quella tratteggiata per i miei
Devo anche ammettere che io ero avvantaggiata: ricordavo, da precedenti esperienze di degustazione, che il dolce si sente con la punta e l'amaro in fondo, ma questa conoscenza astratta non è stata molto utile, visto che la mia lingua non pareva tenerne conto!

Alla fine siamo andati a cercare in internet un'immagine esplicativa (nella speranza che le nostre lingue, davanti alle evidenze scientifiche, si decidessero a collaborare...), eccone una:


Devo precisare che in realtà la posizione di salato e acido non è univoca, almeno non nelle immagini che abbiamo trovato, a riprova che non sono solo le nostre lingue che hanno le papille gustative un po' dove vogliono...

Ma poi mi sono detta: magari è un'evoluzione della specie: le nostre lingue, più evolute, hanno papille indifferenziate, che possono riconoscere tutti i gusti!

...no? ;-)

mercoledì 6 marzo 2013

Biscotti e meringhe

Dopo aver fatto i biscotti, mi sono avanzati ben 4 albumi e cosa potevo farci se non le meringhe? A me non è che piacciano molto, troppo dolci per il mio gusto, però a mio marito piacciono, e poi comunque qualcosa dovevo pur fare, no?

In effetti mio marito ed io avevamo già provato alcune volte, ma in maniera più "rudimentale", questa volta invece volevo fare tutto secondo le regole, così, ricetta alla mano (o meglio: al pc, visto che ho seguito quella di giallozafferano.it), ho cercato di trasformare il mio zucchero in zucchero a velo (e ho scoperto che il mio mixer fa schifo in questo...), ho preso la vanillina (ultima bustina: devo ricordarmi di comprarla!), mi sono persino ricordata di aggiungere il pizzico di sale.

Insomma, tutto bene, finché non ho deciso di riempire la tasca da pasticcere del composto ottenuto :-§ Mi ha anche dato una mano mio figlio, ma è stata una faticaccia immane e tempi che ho finito, avevo tutte le mani imbrattate! :-D

Infine ho infornato e dopo 2 ore erano perfette, guardare per credere!
Ok, le forme sono un po' improbabili, però sono abbastanza soddisfatta...

(...ricordarsi di farsi dare lezioni da Giovanni su come usare la tasca...)

Nel frattempo mia figlia ha trovato il sacchetto con i biscotti che avevo messo da parte per un mio amico che vedo stasera e me li ha semi-distrutti, sporcando tutto di marmellata... grrrrrr! Non so come ho fatto a reprimere l'istinto omicida, soprattutto perché quella st***za non faceva che ripete: "Lola, Lola" indicando sua sorella per scaricare la responsabilità del misfatto sull'ignara gemella... e non ha ancora 2 anni e mezzo, cosa farà a 16??? Sigh!

martedì 5 marzo 2013

Spazzolini elettrici

Stamane sono andata dal dentista per la pulizia dei denti: da qualche anno infatti il mio dentista a "subappaltato" la parte di controllo e pulizia ad un igienista dentale (maschio e molto diverso dalla famigerata Minetti): il vantaggio è che sono una pulizia e un controllo molto approfonditi, lo svantaggio è che sono a pagamento (mentre prima il controllo era gratuito e, una volta ogni tanto, mi faceva un minimo di pulizia in omaggio).

Quindi stamane sono andata  là e sono stata cazziata... cioè, non è che mi abbia sgridato o altro, ma mi ha detto che c'era più tartaro delle volte precedenti e mi ha consigliato di passare dallo spazzolino elettrico.

Ora, io non so se sia un caso o meno, ma lo stesso ha detto a mio papà 6 mesi fa, e infatti lui l'ha comprato, lo usa e ne è soddisfatto, anche perché mio fratello, attratto dalla novità tecnologica, pare che adesso dedichi al lavaggio dei denti un'attenzione che prima era inconcepibile, con evidente soddisfazione anche dei nostri genitori.

Insomma, me lo aspettavo e la cosa mi lascia sempre un po' perplessa perché non capisco mai se certi consigli siano dettati dalla moda, da interessi "privati" (non si dice che a volte le case farmaceutiche paghino i medici per consigliare il loro farmaco? Che succeda anche con i dentisti?) oppure se siano davvero consigli disinteressati e utili.

Il fatto è che io sono un po' contraria agli attrezzi elettrici. Sia chiaro, ne ho a bizzeffe: dall'aspirapolvere allo sbattitore, dal forno al forno a microonde al mixer , però ogni novità mi fa sentire un po' colpevole, ecologicamente colpevole: perché usare l'aspirapolvere se posso ottenere un risultato simile con la scopa, senza consumare elettricità? Poi ammetto che quando mia figlia sbriciola per tutto il pianterreno la torta, ringrazio di averlo comprato, l'aspirapolvere, però non posso fare a meno di sentirmi a disagio.

Per questo motivo non voglio acquistare l'asciugatrice.

E per questo motivo non ritengo indispensabile uno spazzolino elettrico.

Tra l'altro io lo spazzolino elettrico per un certo periodo l'ho usato perché quando andavo dal mio moroso universitario, che abitava a Crema, sua mamma mi faceva trovare una testina anche per me (sua mamma era fantastica nel volermi far sentire della famiglia! Aveva delle attenzioni veramente deliziose) e io, come una bambina, mi divertivo tantissimo a usare quella che per me era una novità assoluta.... Per esempio penso che Andrea si divertirebbe da matti (e probabilmente si pulirebbe anche meglio i denti).

Quindi? Quindi ho deciso che nei prossimi 8 mesi mi pulirò i denti manualmente con attenzione e scrupolo, poi sentirò cosa mi dirà l'igienista al prossimo controllo e di conseguenza valuterò il da farsi.

E voi? Elettrico o manuale?

giovedì 28 febbraio 2013

Biscotti

Io ho gli approcci alle cose lunghi... è da un po' infatti che ho voglia di sperimentare i biscotti fatti in casa, infatti a dicembre ho comprato le formine (di argomento natalizio, ma chissene'?) e il mese scorso ho fatto la prima prova, convinta che sarebbe stata una passeggiata: in fondo so fare la crostata, i biscotti mica saranno più difficili, no?

Come al solito non avevo capito nulla...

Ecco gli errori che ho identificato:
  1. la ricetta: avrei dovuto chiedere a qualcuno che è più esperto di me. Sia chiaro, non sto dicendo che quella ricetta sia sbagliata, ma meglio partire da qualcosa di già sperimentato, no?
  2. lo spessore della pasta: un conto è fare una crostata e fare l'altezza a caso, un altro fare più biscotti ricompattando i resti della pasta ogni volta che non c'è più spazio per le formine. Il risultato è stato che avevo 15 biscotti di 5 altezze diverse, e quindi con tempi di cottura diversi.
  3. la teglia! Quando ho acceso il forno non mi sono ricordata che la teglia era nel forno, così quando ho dovuto informare, l'ho tirata fuori caldissima e quando ho messo su i biscotti si sono mezzi liquefatti: non era un buon inizio, proprio per niente!
La cosa positiva è stata che il margine di miglioramento era senza ombra di dubbio immenso...

Così oggi mi sono decisa e ho fatto il secondo tentativo: ricetta di giallo zafferano sperimentata da un'esperta, spessore controllato (insomma, mica ero lì con il centimetro...) e teglia rigorosamente fredda, ed ecco i risultati:

Prima infornata: forse il forno era un po' troppo caldo


seconda infornata: questa sembra proprio perfetta!

Tra l'altro stamane mia suocera mi ha portato delle uova di una sua vicina: incredibili! Io che le compro sempre, sono rimasta stupita dal colore e dalla compattezza del tuorlo e dall'elasticità dell'albume! Sono un po' più piccole di quelle che compro di solito, ma le altre ora mi paiono finte...

La pasta cruda era favolosa, adesso assaggio i biscotti....ottimi!
Mi promuovo da sola... :-D



PS: per gli interessati, la ricetta è questa: la mia esperta di fiducia mi aveva consigliato di dimezzare le dosi e quello che avete visto nelle foto è il risultato.




mercoledì 27 febbraio 2013

Mariti!

Ieri mi è sembrato di vivere in una barzelletta...

Ammetto che è stato mio marito a convincermi ad andare dal parrucchiere, io avrei aspettato ancora qualche mese, quindi non potevo poi aspettarmi un'espressione di sorpresa, e neanche delle lodi sperticate: mio marito non è proprio il tipo... credo che neanche se avesse come moglie quella che fa la pubblicità della Yamamay
le farebbe dei complimenti (in compenso commenta le sue forme ogni volta che passiamo davanti alla sua gigantografia).

Comunque...

Diciamo quindi che non mi sono stupita della sua reazione compassata quando mi ha vista al rientro dal parrucchiere, e neanche che abbia avuto da ridire sul taglio particolarmente corto sulla nuca.

E non mi sono neanche stupita che, nonostante il tempo passato nella serata su facebook, non avesse  notato la mia nuova foto sul profilo...

Ma quando, dopo che gliel'ho detto e dopo che l'ha osservata, mi ha detto: "ma ti sei truccata!" senza essersi accorto che ero ancora truccata... ecco, a quel punto qualche domanda me la sono posta.

Al prossimo uomo che si lamenta che a noi donne, dopo che ci siamo accasate, non interessa più metterci in tiro per i nostri mariti, giuro che sputo in un occhio.


E se è mio marito, tanto meglio! Grrrrrrrrrrrrrrrr!

mercoledì 13 febbraio 2013

Pagelle

Ieri è stata la mia prima volta, la prima volta che sono andata a ritirare la pagella di mio figlio. Una buona pagella, nulla da dire. Una grande attesa: coda per parlare con la maestra di italiano (musica, immagine, storia,...), una per parlare con quella di matematica (geografia e non so cos'altro), una per parlare con quella di inglese: stavo per proporre alla bidella di andarsene pure a casa, avrei chiuso io la scuola...

Al rientro a casa mio figlio mi ha chiesto come prima cosa: "Sono stato promosso in seconda???" :-D Ho dovuto spiegargli che deve aspettare fino a giugno per saperlo e non sembrava entusiasta...

Ma non volevo parlare di mio figlio, volevo parlare di quel "genio" di ministro che ha pensato bene di togliere i giudizi e mettere i voti numerici anche per i bambini delle primarie: ma chi è?? Non ditemi che anche questa l'ha pensata la Gelmini! Ma sono venute tutte in mente a lei??

Adesso mi spiegate cosa può significare per me, mamma, un voto numerico in matematica, italiano, immagine o motoria? In italiano stanno ancora facendo l'alfabeto: se ha 5 cosa significa? Che non sa la A? che ha problemi di lettura? Magari è dislessico? E in matematica? In matematica hanno appena cominciato i numeri! Fino a settimana scorsa facevano ancora gli insiemi! Che differenza ci può essere tra un 7, un 8, un 9 o un 10? Vogliamo metterlo a confronto con un giudizio del tipo "Attento e partecipe, è veloce e indipendente nello svolgimento dei compiti, ma disordinato": questo è un giudizio comprensibile, ma mica sarà facile tradurlo in un voto numerico, no? E soprattutto da a me, mamma, un'indicazione per aiutarlo a migliorarsi: puntare sull'ordine! Un 8 che cavolo mi dice?

Per esempio, Andrea ha 9 in storia e 8 in musica: che vorrà dire? Non ha il ritmo? E' stonato? Ma se uno che non ha il ritmo prende 8, il 5 a cosa equivale?
E non solo a me: a lui, a mio figlio, che cavolo dice un voto numerico?

Mistero!

lunedì 11 febbraio 2013

Neve!

E così alla fine ha nevicato! Beh, insomma, con tutto il parlarne che hanno fatto, la neve sarebbe stata proprio maleducata a non presentarsi... invece eccola lì che vien giù in continuazione da stamane.

Non so da voi, ma qui la situazione è tranquillissima: le strade sono libere e la neve al momento non crea nessun problema. Però qualcuno deve anche tirarla via da dove intralcia, e dato che mio marito piuttosto che spalarla si è inventato di dover andare in Egitto, a chi è toccato? Bravissimi, avete capito...

In realtà la mia intenzione era di togliere la neve giusto dai gradini davanti a casa: oggi devono venire i miei studenti e non vorrei si rompessero una gamba proprio qui fuori... Ma poi c'ho preso la mano: gli scalini, il pezzetto di strada davanti e infine anche lo scivolo: quello effettivamente non è stato divertente, non tanto perché in salita, quanto perché è in cemento zigrinato (si dice così?) e quindi la pala non scivolava per nulla, ma va be', ce l'abbiamo fatta comunque!

Ecco una bella foto sovraesposta della mia mise da spalatrice:
Notate, vi prego, il cappellino: è delle gemelle! I casi sono due: o io ho una testa molto piccola, o loro molto grande... (non sono graditi commenti al riguardo... ahhahah!).

Dato che dalla foto precedente non si notava, ho fotografato il mio maglione: quelli che sembrano brillantini sono in realtà fiocchi di neve sciolti...

E stasera mi sa che si bissa...

lunedì 4 febbraio 2013

idraulici per caso

Sabato mattina, mentre giravo di stanza in stanza per chiudere le finestre dopo aver cambiato l'aria, tocco casualmente uno scaldasalviette: freddo! Possibile?
Ma non ho il tempo di stare a pensarci: devo correre in oratorio dove mi aspettano per le pulizie (che gioia...!).

Tornata a casa non faccio neanche a tempo a togliermi il giaccone: c'è da andare a fare la spesa, e poi bisogna preparare da mangiare: mentre la pasta cuoce, mi metto anche a lavare i pavimenti della zona notte e mi accorgo che qualcosa non va: ci sono meno di 19° in camera! Faccio una corsa giù per avere conferma del mio sospetto: la caldaia non funziona, mannaggia!

Appena mio marito rientra, glielo dico e lui chiama l'assistenza: ovviamente il sabato sono aperti solo fino a mezzogiorno e sono le 12.30... ma mica possiamo stare senza riscaldamento fino a lunedì! La sera avevamo pure ospiti a cena... 

Insomma, mio marito si mette a guardare le segnalazioni e le confronta con il libretto di istruzioni: problemi nel ricircolo dell'acqua. E io: "Ma sì, sarà il solito filtro intasato..." e lui: "Io non mi ricordo mica che desse questo allarme..." "E certo, tu non c'eri!"

venerdì 1 febbraio 2013

La nuora

A grande richiesta (sì, insomma, si fa per dire...) provo a buttar giù anche il decalogo per la suocera, basta che tra 20 anni nessuno mi chieda conto di quanto sto scrivendo ;-p

  1. non è detto che la donna amata da vostro figlio vi appaia sotto la stessa luce, però è assolutamente necessario che almeno cerchiate di farvela piacere: se avete confidenza con vostro figlio, può essere utile farvi raccontare da lui cosa ama in lei (sperando che la risposta non sia "è un'amazzone selvaggia a letto!"... );
  2. voi resterete sempre la sua mamma, ma la felicità di vostro figlio da ora in poi dipenderà da come andranno le cose con vostra nuora: ricordatevelo!

La suocera

Esiste la suocera perfetta?
E quella impossibile?

Continuiamo la serie dei post suggeriti :-D ma questa volta sono un po' in difficoltà, perché io la suocera ce l'ho (quasi) perfetta! Non voglio dire che lo sia davvero: ha i difetti come tutte le persone di questo mondo, però non ci sono mai stati grossi problemi: da una parte ho un marito che ci tiene alla sua indipendenza e non ha problemi a litigare con i suoi se è il caso (a volte anche quando non è il caso, secondo me, ma va be'), dall'altra ho dei suoceri buoni, nel senso che, anche quando non andiamo d'accordo, so che fanno e dicono le cose con le migliori intenzioni, e credo che loro pensino lo stesso di me. Eventualmente i problemi li ho avuti con la mamma di mia suocera: una specie di sergente di ferro che a 90 anni cerca ancora di far filare tutti come soldatini: credo che anche questo aiuti, nel senso che tutte le volte che ci prova con noi, penso: "meno male che non è lei mia suocera!" e sua figlia mi pare fantastica! :-D

Comunque ho sotto gli occhi ben altri esempi di rapporti nuora-suocera: suocere che vedono le compagne/mogli di figli come delle opportuniste sfaticate, nuore che non sopportano le suocere e cercano di troncare i rapporti con loro, oppure che sfruttano come fossero baby-sitter a pagamento, suocere che si intromettono di continuo o che, al contrario, non si fanno mai vedere se non quando hanno bisogno loro...

Personalmente non so come sarò come suocera, probabilmente dipenderà dalla simpatia che avrò per la mia eventuale nuora, però qualche idea precisa su cosa bisognerebbe fare e non fare ce l'ho, e cerco, per quel che mi riguarda, di rispettarle nei miei rapporti con i parenti di mio marito; ecco un buon decalogo:

giovedì 31 gennaio 2013

L'albero e la mela

Ieri sera sono uscita a chiacchierare con un amico e parla che ti parla, siamo finiti a confrontarci sui trasferimenti all'estero.
Lui ha vissuto 3 anni in Inghilterra quando era adolescente perché suo papà era stato trasferito là per lavoro e la famiglia lo ha seguito.
Io vivo nello stesso quartiere dove sono nata.
Lui sta scoprendo solo ora le cicatrici che quell'esperienza gli ha lasciato, mentre ha ben presenti i vantaggi che gli ha regalato.
Io sono sempre stata terrorizzata da queste esperienze, per tutta una serie di motivi.

venerdì 25 gennaio 2013

Ricerche universitarie

Non so se capita anche a voi, ma a volte leggo di certe ricerche che mi sconvolgono, e non so come mai, ma di solito arrivano dagli States (probabilmente perché in Italia girano meno soldi per le università e le ricerche non si fanno e basta...). Dell'ultima in ordine temporale ne ho letto stamane i risultati sul Corriere on-line. Pare che dopo mesi di ricerca siano arrivati alla conclusione che dormire bene e a lungo renda più tranquilli e rilassati e soprattutto nelle coppie (sposate o no) aumenti la collaborazione e l'armonia. Il mio primo pensiero è stato uno strabiliato:
"ma va'???!!!"