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giovedì 7 marzo 2013

Che gusto...

Ieri pomeriggio mio figlio mi ha detto: "Mamma, devo fare un compito per domani: sperimentare i diversi gusti sulla lingua e capire dove si sentono".

Ovviamente io ero entusiasta: facciamolo, facciamolo!

Ci muniamo di disegno di una lingua e cominciamo: dito pucciato nel sale e poi posato sulla punta della lingua, su lati, sul centro e sul fondo (cercando di non vomitare). Risultato: Bho!

Provateci: non è mica facile capire dove cavolo si sente un sapore! Proviamo con il sale, con lo zucchero, con il limone (che mio figlio continua a sputare perché gli fa schifo!) e poi siamo in difficoltà con l'amaro: che cavolo usiamo? Cioccolato fondente in casa non ce ne ho, il caffè dovrei prepararlo e comunque non piace a nessuno dei due, poi guardo i carciofi e ci decidiamo a usare quelli.

Alla fine facciamo un disegno delle nostre conclusioni, che come potete vedere sono sempre discordi:


la linea continua è per i gusti di mio figlio, quella tratteggiata per i miei
Devo anche ammettere che io ero avvantaggiata: ricordavo, da precedenti esperienze di degustazione, che il dolce si sente con la punta e l'amaro in fondo, ma questa conoscenza astratta non è stata molto utile, visto che la mia lingua non pareva tenerne conto!

Alla fine siamo andati a cercare in internet un'immagine esplicativa (nella speranza che le nostre lingue, davanti alle evidenze scientifiche, si decidessero a collaborare...), eccone una:


Devo precisare che in realtà la posizione di salato e acido non è univoca, almeno non nelle immagini che abbiamo trovato, a riprova che non sono solo le nostre lingue che hanno le papille gustative un po' dove vogliono...

Ma poi mi sono detta: magari è un'evoluzione della specie: le nostre lingue, più evolute, hanno papille indifferenziate, che possono riconoscere tutti i gusti!

...no? ;-)

martedì 9 ottobre 2012

Cos'è l'enneagramma?

Sabato sera sono venute a cena due mie compagne del liceo con le rispettive famiglie (in tutto eravamo 6 adulti e 7 bambini!) e chiacchierando del più e del meno siamo finiti a parlare di segni zodiacali ed enneagramma. I segni zodiacali li conoscono tutti, anche quelli che non ci credono; l'enneagramma è invece ai più sconosciuto, non c'entra assolutamente nulla con l'astrologia e ha destato un po' di interesse.

A farmi conoscere l'enneagramma è stato mio zio Stefano, che l'ha studiato e ha scritto anche dei libretti al riguardo ( facciamo un po' di pubblicità: Stefano Vassallo - Che cos'è l'enneagramma ). Il primo libro che ho letto mi sembra invece questo: Scoprire l'enneagramma. Alla ricerca dei nove volti dell'anima di Richard Rohr e Andreas Ebert  ed era molto interessante.

Detto in maniera un po' grossolana, l'enneagramma sostiene che le persone si possono dividere in 9 tipi diversi, che per facilità vengono chiamati con i numeri dall'1 al 9. Ad ogni tipo è associato un difetto e un pregio principali (ovviamente tutti noi abbiamo più difetti e più pregi, ma di solito ce n'è uno in particolare che ci "identifica") e un percorso di crescita o di "de-crescita".

Pregi e difetti


Ecco i difetti principali associati ai 9 tipi:

  1. ira
  2. vanagloria
  3. superbia
  4. invidia
  5. avarizia
  6. paura
  7. gola
  8. lussuria
  9. pigrizia
Ed ecco i pregi:
  1. ordine
  2. disponibilità
  3. motivazione
  4. profondità
  5. razionalità
  6. fedeltà
  7. allegria
  8. senso di giustizia
  9. spirito di sopportazione
Ogni tipo può essere associato a una figura "esemplificatrice":
  1. giudice: giudica (prima di tutto se stesso e poi gli altri), pretende il massimo da sé e da chi ha intorno;
  2. crocerossina: ha bisogno di aiutare gli altri per sentirsi indispensabile;
  3. leader: sa sempre cos'è la cosa migliore da fare, riesce a vedere il come e il chi, ma non sbaglia mai;
  4. artista: riflessivo e intimista, a volte si chiude in se stesso e si arrovella su sé stesso;
  5. studioso: astratto e perfezionista, si concentra sui particolari, dimenticando a volte il senso generale;
  6. seguace: ha bisogno di una guida, che poi fa fatica a mettere in discussione. E' fedele e disponibile, ha spirito di gruppo;
  7. clown: spensierato e vivace, ama fare tante cose, possibilmente divertenti, ma ha difficoltà a gestire i problemi e il dolore;
  8. giustiziere: vive con degli ideali che difende contro tutto e tutti, ma rischia di dimenticare le persone e di fare terra bruciata intorno a  sé
  9. paciere: calmo e placido, perennemente in ritardo, non ama i conflitti e cerca sempre di risolverli.

I percorsi di crescita e decrescita



Ogni tipo, per combattere il suo difetto, deve cercare di sviluppare il pregio di un altro tipo. In particolare:
  • il tipo 3 dovrà cercare di sviluppare lo spirito di collaborazione del 6, che dovrà invece puntare all'indipendenza del 9, che a sua volta dovrà cercare di diventare più attivo e propositivo come il 3;
  • il tipo 8 dovrà mettersi a disposizione degli altri come il 2, che dovrà invece imparare a conoscersi e apprezzarsi indipendentemente dal giudizio degli altri, come il 4, che dovrà diventare più oggettivo, come l'1, che dovrà imparare la leggerezza del 7, che dovrà invece puntare alla serietà del 5, che dovrà invece imparare a lottare come l'8.

Un tipo che riesce a seguire questo cammino di crescita si dice "redento", mentre uno che seguisse il cammino contrario sarebbe "irredento":

  • se il 3 diventa pigro come il 9, che a sua volta diventa pauroso come il 6, che potrebbe diventare dispotico come il 3
  • se il 2 diventasse violento come l'8, che potrebbe diventare astratto come il 5, che a sua volta potrebbe nascondersi i problemi come il 7, che potrebbe diventare pignolo e critico come l'1, che potrebbe chiudersi in se stesso e diventare invidioso come il 4, che potrebbe necessitare dell'approvazione degli altri come il 2.
Ho ovviamente semplificato, ma era tanto per dare un'idea.

Ci sarebbe ancora da dire molto, ma per oggi mi fermo qui. Se volete sapere qual è il vostro tipo, esistono diversi test online, io ho trovato questo: test

E se volete sapere qualcosa d'altro, sono qui ;-)


domenica 30 settembre 2012

Diete

Come buona parte delle donne e quasi tutte le mamme, sono sempre interessata alle informazioni sull'alimentazione: cosa bisognerebbe mangiare, quanto e come. Senza bisogno di diventare una fanatica, pensavo di aver capito almeno le regole generali di un'alimentazione sana e varia. Poi ieri sera è venuta a cena una coppia di cari amici: per problemi di salute, lei ha cominciato la dieta a zona e lui l'ha seguita. I nostri amici sono entusiasti: lei sta molto meglio e lui ha perso 6kg in 1 mesi. Mi hanno mandato il link di un sito che ne parla, che vi giro:


http://www.gerona2005.org/



Quello che mi ha colpito è che la famosa piramide alimentare viene completamente sconvolta! La base, composta dai carboidrati complessi (pane, pasta, riso, cereali vari, ecc) viene ridotta drasticamente se non completamente eliminata, così come i latticini, almeno quelli vaccini. Perchè la dieta mediterranea pare non sia quella italiana, ma quella cretese (quindi latte di capra a volontà, frutta e verdura, pesce e carne).

Premetto che io non riuscirei mai a rinunciare a pasta, pizza e zola, mi chiedo: ma possibile che in una scienza, come viene definita quella della nutrizione, si possa passare così tranquillamente da un estremo all'altro? Com'è possibile che fior fiori di nutrizionisti e dietologi raccomandino di consumare cereali più volte al giorno e altri li eliminino completamente?

E voi, seguite una dieta particolare? Ne avete mai seguite? Come vi siete trovati?