Ho letto da qualche parte che una tortura usata in molti regimi è togliere il sonno ai prigionieri: chi lo ha inventato deve essere stata una donna, anzi, una mamma che l'ha provato sulla sua pelle!Cominciava così il post che stavo scrivendo stamane, dopo l'ennesima notte insonne causa dentizione delle gemelle (mi chiedo: ma di denti da latte non ne bastavano 16? anche 12 per la verità...), poi per fortuna sono uscita di casa per fare la spesa e al parco giochi ho incontrato Julia, la ragazza argentina che, 10 anni dopo essere stata ospite dei miei per 6 mesi, è tornata a trovarli.
Nel 2001 infatti una delle mie sorelle è andata per 11 mesi negli States con Intercultura (www.intercultura.it) ed è stato chiesto ai miei genitori se volevano nel frattempo ospitare un ragazzo straniero: così a gennaio del 2002 è arrivata Julia, che ha subito conquistato tutta la famiglia.
Negli anni successivi i miei hanno ospitato altri stranieri: un tedesco, un'indonesiana che adesso ha vinto una borsa di studio per l'università di Udine, una cinese di Hong Kong e poi tutta una serie di persone straniere che volevano visitare l'Italia spendendo poco e conoscendo famiglie italiane (tramite il sito http://www.hospitalityclub.org/ ).
Tutti i ragazzi che sono stati ospitati per più mesi sono per noi come fratelli adottivi, perché non puoi vivere sotto lo stesso tetto, condividere per tanto tempo tante cose e non sentirti della stessa famiglia. Ma ammetto che Julia è stata quella con cui il legame è stato più intenso.
Sono anche andata a trovarla, nell'ottobre del 2002, e siamo state insieme a vedere le Cascate dell'Iguaçu, al confine con il Brasile: che meraviglia!
Non sono uno spettacolo???
Beh, meglio parlare di questo che delle notti insonni, no? ;-)
Quando ho letto l'incipit "Ho letto da qualche parte che una tortura usata in molti regimi è togliere il sonno ai prigionieri (...)" credevo stessi per attaccare i metodi detentivi del vaticano...
RispondiEliminaNel mio caso dovrei criticare la Natura stessa... ;-)
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