Voi siete capaci di chiudere col passato? Voltare pagina e andare avanti?
Io no. Mai stata capace. Credo che il top per me sarebbe poter avere la contemporaneità del tempo: potermi spostare a mio piacimento da un punto all'altro della mia vita, a seconda dello sghiribizzo del momento.
Adoro quando inaspettatamente incontro o sento qualcuno che non frequento più. Mi piace riguardare le foto degli anni passati (ma non mi ricordo mai di fare fotografie... e questa forse è una fortuna! :-D ). Amo rileggere lettere, e-mail, biglietti (e per evitare di trascorrere la vita a farlo, le cancello, perdo, nascondo).
Per equilibrare questo desiderio smodato, lascio la massima libertà alle persone che amo di... sparire! Sono convinta che le amicizie debbano essere completamente libere: funzionano fintanto che funziona la legge della domanda e dell'offerta (come in economia!), cioè fintanto che quello che io voglio/posso darti è quello che tu desideri da me. In fondo è così per qualunque rapporto, no? Questo non significa che non abbia delle pretese: io, soprattutto all'inizio, pretendo tutto ciò che l'altro può darmi. Però se uno mi fa capire che ha bisogno di spazio, io glielo do, fino a non cercarlo più. Sono arrivata a cancellare indirizzi e-mail e numeri di telefono, senza per questo cambiare di una virgola l'opinione che avevo di quella persona. E si rifacesse vedere domani, l'accoglierei con piacere (poi chiaramente bisognerebbe ricostruire la confidenza che c'era, ma non mi creerebbe problemi).
Certo, non sono sempre stata così. Da bambina e da adolescente ero gelosissima delle mie amiche. Con gli ex-morosi poi sono arrivata ad un passo dall'essere una vera e propria stalker (vi racconterei qualche episodio, ma prima devo sincerarmi che i reati commessi siano caduti in prescrizione... ;-p ). Beh, sbagliando si impara, o no?
E voi, com'è il rapporto col vostro passato?
PS: vorrei precisare per mio marito che a lui non do nessuna libertà di sparire, nel caso avesse tergiversato qualche frase di questo post...
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