sabato 2 febbraio 2013

"Il piacere sottile della pioggia" di Alexandre McCall Smith

Isabel Dalahousie è una bella quarantaduenne, filosofa di professione (dirigi una rivista di filosofia morale), ricca per eredità, mezza scozzese e mezza americana, abitante ad Edimburgo. Ha una vita tranquilla e agiata: una bella casa con una "governante", Grace, che gliela tiene in ordine, una nipote vivace, Cat, con una gastronomia e una certa propensione a scegliersi fidanzati "sbagliati", e un amico Jamie, l'unico ex di Cat che valga la pena frequentare, di cui si è innamorata nonostante lui abbia solo 28 anni. Al contrario, i suoi pensieri sono agitati e continui: essere filosofi non è solo un mestiere, è un modo di essere, di porsi nei confronti della vita e degli altri. In questo romanzo, il terzo di una serie con lei protagonista, viene a trovarla la cugina Mimi con il marito dagli Stati Uniti, scopre qualcosa di sua mamma che non si aspettava, conosce una coppia americana curiosa, dibatte con se stessa se sia il caso o no di tentare di dare una possibilità al suo amore per Jamie. In mezzo a tutto questo, un sacco di riflessioni filosofiche sulla morale.

Cosa mi è piaciuto

Ho cominciato questo romanzo per caso e solo in un secondo tempo mi sono accorta che ne avevo già letto un altro, dello stesso autore, con la stessa protagonista (probabilmente il primo della serie: "Il club dei filosofi dilettanti") e questo ha confermato la mia impressione positiva sull'autore: molto buone. Senza essere troppo prolisso o noioso, riesce ad affrontare argomenti di morale e filosofia interessanti, e mantenere il racconto abbastanza fluido. 
Mi stupisco sempre quando un uomo scrive un romanzo dal punto di vista di una donna e riesce ad essere credibile: certo, questa è una donna un po' particolare, molto posata e cerebrale, ma anche sensibile e attenta. 
Anche i personaggi di contorno sono ben tratteggiati e riesce nel difficile compito di non scadere nelle caricature, dividendo tutti in buoni e cattivi: quasi tutti i personaggi hanno pregi e difetti e in alcuni casi non è neanche possibile capire fino in fondo chi si stia approfittando di chi, come avviene anche nel mondo reale.
Belle anche le descrizioni della Scozia: mi ha fatto venire voglia di andarci!

Cosa non mi è piaciuto

Senza rinnegare troppo quanto detto poco prima, ammetto che le scene d'amore non siano il punto di forza di McCall Smith: non dico fosse necessario inserire proprio pagine di puro erotismo (avrebbero probabilmente stonato con il resto), ma è chiaro che anche il romanticismo non gli è congeniale... 
Un altro rischio che corre è il non voler lasciare nulla in sospeso, chiudere tutte le storie entro al fine del romanzo: soprattutto tenendo conto che fa parte di una serie, mi è sembrato inutile e ha reso l'ultimo capitolo un po' "falso", poco realistico.

Concludendo

Sicuramente un autore da tenere a mente, di cui dovrò acquistare gli altri titoli, sia di questa serie, che di altre (mi incuriosisce Precious Ramotswe - Ladies' Detective Agency N.1, pare sia quella più famosa di questo autore, e a me i gialli piacciono molto). 

Voti

Intreccio: 7
Descrizioni: 7
Personaggi: 7 1/2
Narrazione: 7
Complessivo: 7

Intervista all'autore

Ne ho trovata una, in inglese:

Informazioni spicciole

Titolo: Il piacere sottile della pioggia
Autore: Alexandre McCall Smith
Casa editrice: Guanda
Prezzo: 14,50€
Prima edizione: 2007
Lingua originale: inglese
Traduttore: G. Garbellini

Curiosità

Pensavo che l'autore fosse un filosofo, invece è, prima che scrittore, un esperto di medicina legale e bioetica: molto poliedrico!


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